venerdì 26 dicembre 2014

Ciao a Tutti,
per coloro che non hanno ancora smesso di guardare il nostro blog, sappiate che stiamo bene e che alla vigilia di NAtale Silvia mi ha pure fatto i cappelletti in brodo preparati a mano!!!! Yuppie!!!
Un augurio di Buona Vita a tutti voi che non vi siete ancora stufati di controllarci

lunedì 17 novembre 2014

Ciao a Tutti,
vatti tu a fidare delle promesse di un marinaio.
Vi avevo detto che vi avrei raccontato
come trascoremmo il passaggio dell'uragano Gonzalo sopra le nostre
teste: dell'ormeggio effettuato abbiamo già
parlato quindi non resta che chiacchierare delle sensazioni provate e
fissate nella memoria.
Innanzitutto cos'era per me un uragano:
un evento da cui fuggono tutti i velisti: mi immaginavo rade deserte
ma soprattutto migliaia di ancore che venivano salpate ed un fiume di
barche che sispostavano al minimo avviso di uragano. Invece mi sono
trovato a confrontarmi con barche ovunque; lasciate a passare
l'estate (qui bassa stagione) chi in marina chi in boe e chi in anse
riparate su più ancore; ma ancora tantissimi velisti che passano
l'estate in barca in attesa della prossima stagione per avere un
lavoro con i turisti ed intanto alla ricerca del bar dove spendere le
giornate bevendo la birra più economica dei paraggi. Ero un po'
stordito da tutte queste persone che passavano la stagione degli
uragani nella zona degli uragani.....
All'inizio del vento forte (Gonzalo è arrivato progressivamente ma lentamente a mio giudizio) mi sono prodigato, come mia natura, a cercara d'aiutare chi ne avesse avuto
bisogno. Poi mi sono rintanato in barca in attesa che tutto passasse
con una tensione da guerriero nella notte avendo pauraa del buio. Non
sapendo cosa mi aspettasse era più la tensione che la paura.Vedevo
il vento aumentare le palme piegarsi e l'acqua polverizzarsi. Era
come tornare in Val di Sole quando facevo la guida di rafting o
quando scendevo il Noce con l'Hydrospeed.
Ma questo non era un fiume e le rive non erano a portata di pagaia. Non vi erano Morte (zone di acquee ferme a valle di grossi ostacoli) nelle quali rifugiarsi per
riprendere fiato. Ma non smetteva mai di aumentare; la
notte stava per cominciare.
Silvia sempre più in tensione come pure le cime d'ormeggio, uscire una prima volte ed una seconda,  ma la terza proprio era un'ostacolo, poi superato grazie alla spinta di Silvia.
Il vento continua a girare ora l'acqua polverizzata arriva da  poppa, c'è da fermare questo rigagnolo che entra da tutte le fessure e interstizi delle tagliole d'ingresso ora
si agisce. E' meglio che rimanere a sentire il vento fuori che
continua ad aumentare, oramai sembrava un'orchestra che suonava una
musica la quale continuava a suscitare emozioni.
Ma poi comincia  a rallentare, il vento
comincia a rallentare. Siamo circa a 50 nodi circa 90 km/h di vento.
Mi sembra tutto così calmo e tranquillo non so cosa mi aspetterà
ancora, la tnsione scende, il pensiero di una lunga notte a
combattere ancora … sarà il centro della depressione? Non ci sono
connessioni con telefoni o Internet e non penso di accendere il
VHF.... (è stato sempre spento..... La prossima volta rimmarrà
acceeso... LA PROSSIMA VOLTA????). Mi lascio prendere dal sonno, sono
circa le 21.00 (dopo 3 ore di buio e Gonzalo che se ne va a spasso
per i Caraibi).
Mi sveglia alle 23.00 un rumore
assordante una sensazione di smarrimento: IL SILENZIO!!!
Sono rintronato mi sveglio di soprassalto e non sento alcun rumore. Silvia dorme esco e fuori è tutto fuori posto, anche i suoni: non ci sono più.



Ciao a Tutti, questa pausa ci voleva.
Girare di notte per le banchine ci
voleva, una sensazione incredibile, ma solo al mattino mi rendo conto
della reale devastazione. Ancor di più il giorno dopo quando Roberto
mi porta a spasso per la laguna a vedere ciò che resta.
Come direbbe El Pollo: IMPRESIONANTE!

venerdì 31 ottobre 2014































Ciao a Tutti, ecco come e' andata:
tanto per cominciare ore 5 di Lunedi' 12 Ottobre guardo il sito dell'Hurricane Center di Miami e danno Uragano classe 1; ore 6.00 chiedo ad un responsabile della marina se posso mettere una cima da una parte all'altra dell spazio acqueo tra 2 pontili per assicurare la poppa in caso di vento da Sud e non finire di prua sul pontile, la risposta fu che secondo lui avevano dato il cessato allarme uragano ma solo vento a massimo 40 nodi ma che se volevo potevo farlo in quanto il marina non avrebbe accolto nessuno. Ore 8.00 siamo oltre i 20 nodi, una barca a vela viene riomorchiato al pontile interno senza alcuna persona a bordo se non un aiutante ma senza motore.
Ore 8,30 arriva Roberto ed insieme  a Tim lo aiuto a fissare le ultime cose, tra cui una provvidenziale cima al pontile opposto legandola al pilone di cemento. Losalvera' quando il vento girera' a Nord Ovest inaspettatamente.
Ore 9.30 siamo quasi a 30 nodi, un barcone trasformato in barcone di pirati a 4 piani in ferro viene respinto dal marina perche' e' tardi per metterlo in sicurezza, e lui intanto quasi si incaglia.
Ore 12.00 cominciamo a superare i 40 nodi le notizie sono che ad Antigua era Uragano.
Noi siamo pronti, cerco di sistemare le ultime cose, guardo le altre barche che corrono ai ripari ed io sono felice di aver lavorato ieri fino a tardi.
Da ora in poi e' tutto un crescendo, comincia a fare buio e sta ancora aumentando, cominciano a stracciarsi i primi fiocchi e si fa fatica a stare fuori, la pioggia sono minuscoli aghi sulla pelle.
Esco 2 volte la prima per assicurare un parabordo, strisciando basso per non farmi colpire dalla pioggia pungente e respirando a fatica, la seconda quando una cima si spezza e Chery si adagia sui parabordi sullo spigolo del finger. Silvia mi spinge ad uscire, dobbiamo provare a fare qualcosa, la cima di scorta era gia' pronta ma vi assicuro che non avevo nessuna voglia di uscire. Alla fine riesco a fissere tutto e sono fiero di quello che abbiamo fatto. Soffia di brutto da Nord Ovest, ma chi lo aveva previsto? penso a tutte le eventualita' di dove sara' passato o dove passera' il centro. Ora il pericolo e' un eolico che rischia d'impigliarsi in un fiocco che si e' strappato sopravento e un gigantesco rollbar d'acciaio con 2 pannelli solari da 120Watt l'uno sempre sopravento a noi.
Finalmente cala ma gira a sud e ci colpisce da poppa, le cime reggono ma l'acqua ora si polverizza in tutte le fessure delle tagliole d'accesso finendo copiosa sul carteggio e sui cavi delle batterie non ancora fissati. ci si arrangia con stracci ma dopo pochi minuti sono fradici, diventano provvidenziali persino 2 chucchiaini per gelato per deviare l'acqua che scorre all'interno delle tagliole,
Ore 20.30 sono stremato la tensione e' ancora alta; noto un cambio di tonailta' in tutto questo frastuono che oramai mi sembrava una sinfonia.
Ore 21.00 dico a Silvia che siccome sta mollando mi corico un po, fuori ci sono ancora 50 nodi ma a me sembrano bazzeccole.
Ore 23.00 mi sveglio di soprassalto!!!! SILENZIO.... Come SILENZIO? Dove sono?
Va tutto bene solo SILENZIO. Esco e comincio a camminare per i pontili, c'e' ancora un po di vento che muove i fiocchi ed i genova strappati, uno spettacolo surreale. ovunque in acqua galleggia di tutto. Sui pontili le cabine elettriche sono divelte in gran quantita' e poi le barche ferite dalla battaglia, impreparate ad affrontare il nemico hanno resistito come potevano, ma qualcuna avra' avuto la peggio... qualcuno allo spuntar del sole piangera'.
Mi fermo qui di storie ce ne sarebbero a centinaia.
Di foto ne troverete molte .
Io comincio a cazzare cime altrui ed a posizionare parabordi. Salvo il salvabile di cio' che e' rimasto.
Vedo bitte divelte e un finger quasi divelto completamente.
ora le foto, i commenti sono superflui

lunedì 27 ottobre 2014


Ciao a Tutti, 1 precisazione:
quando entriamo nel canale siamo seguiti da un altro Amel Euros, ma più vecchio e da un 2 alberi costruito in cemento di una coppia che effettuano day charter nell'isola e preceduti da catamarani anche loro usati per il day charter. La notizia dell'uragano si sta spargendo ma come verificheremo alcuni giorni dopo solo tra i navigatori ma non tra tutti.

Eravamo rimasti alla sera di domenica: per fortuna il marina è dotato di una splendida doccia bollente (spesso qui ai Caraibi non troverete impianti di riscaldamento dell'acqua, i tubi passano talmente in superficie che il calore del terreno è sufficiente per averee una doccia tiepida), ma il tasto dolente è che il locale è climatizzato (qui si climatizzanno anche....); dai maschietti è impostato a 25 gradi Celsius, percui non faccio altro che infischiarmene del cartello e spengo il marchingegno infernale. Silvia non è così scaltra, dalle femminucce è impostato a 19 gradi Celsius, ma lei non si avvede del minuscolo tastino magico con col magico simbolino dell'accensione/spegnimento. Quindi per me doccia bollente e locale temperato, per Silvia doccia bollente e locale freddino... come le terme romane...

Torniamo al nostro ormeggio: siamo ormeggiati di prua alla banchina di cemento ed al lato di dritta di Chery un finger anche lui pure in cemento. La nostra prua punta dritta verso EST. Non male come hanno orientato i pontili: puoi ormeggiare quasi ovunque verso i venti dominanti ed in questo periodo lo consigliano.
Ragioniamo: devo pensare bene a come sistemare l'ormeggio; le previsioni danno un passaggio dell'uragano a Nord con rotazione dei venti a Est e la botta di vento maggiore da Sud dove poi andranno a spegnersi, il tutto per una dozzina di ore visto che da buon messicano Gozalo si muove lentamente.

Di seguito le mie scelte ed alcuni accorgimenti.
Comincio a scegliere le cime e posizionarle. Avevo 15 cime d'ormeggio, alcune doppie dove avevo cime di diametro piccolo
  • averne in abbondanza non solo di lunghe, io avevo raccolto a Las Palmas un buon numero di cime d'ormeggio scartate da altre barche, mi sono servite tutte e ne ho pure prestata una ad un vicino, ricordate che drizze e scotte sono meno elastiche e secondo me è un errore in quanto non scaricano il tiro su altre cime
  • posizionarle in tutte le direzioni non saprete mai con certezza come muoverà l'uragano
  • se potete non fermatele sulle bitte ne abbiamo viste parecchie di saltate e anche una nostra si è mossa
  • averne un paio di riserva da sostituire nel caso si rompesse qualcosa. A noi è successo e vi assicuro, fortunatamente l'avevo pronta, non è stato bello andarla a cambiare ma è stata utile
  • REGOLATE LE CIME IN MANIERA CHE LAVORINO IL PIÙ POSSIBILE INSIEME, dopo l'uragano ho avuto alcune cime stirate (almeno un paio di quasi 50 cm)

Posiziono i parabordi sulla battagliola di Chery sul lato di dritta dove potrebbe appoggiarsi al finger e a prua paralleli all'acqua assicurati alla bitta della barca, ne lascio 2 scaramanticamente sul lato di babordo
  • METTETE I PARABORDI FISSATI SULL'ESTREMITÀ DEL FINGER o comunque alla banchina dove potreste sbattere, non saprete mai quale punto della barca colpirà il finger... Roberto ha salvato la barca con questo noi è andata bene ma sono corso a mettere 5 parabodi legati in battagliolaper coprire la zona
  • procuratevi parabordi grossi e cilindrici i palloni vanno bene per le fiancate che rientrano
  • proteggete la prua o la poppa con paradorbi, RICORDATE CHE PER LO SFORZO TENDONO A SOLLEVARSI O A SCAPPARE VIA SOPRATTUTTO DA PRUA E POPPA
  • per la poppa meglio 2 o 4 legati tra loro nella parte bassa così non si aprono sui 2 lati (visto e poppa sfigurata) 1 PALLONE A POPPA DA SOLO CENTRALE SE LA BARCA SI MUOVE IN DIAGONALE SCAPPA e dovrete rifare uno spigolo
  • con 6 parabordi non farete nulla

Posiziono il motore del tender in pozzetto;
assicuro il pannello solare in battagliola
  • errore vanno smontati tutti non ho avuto danni ma la prossima volta li tolgo dalle battagliole metre quelli fissati al dogger e uno flessibile legato con cimette in tuga non hanno sofferto


smonto pannelli solari sul rollbar; l'eolico l'avevo già smontato qualche giorno fa visto che non mi carica le batterie ed ha un problemino che non riesco a capire.
Il fiocco ben rollato con scotte tesate e rolla fiocco assicurato (la lezione imparata al lago di Garda presso la Sphera Sail darà i suoi frutti) (attingo a tutte le mie esperienze fatte e lette) alla fine avrò pure un po' di mal di testa. La randa ben chiusa nel suo copriranda fatto da noi e cucito tutto da Silvia.
  • Qui mi è andata bene, mai lasciare fiocco avvolti e togliere randa e fissare il boma in tuga è una ottima idea
Alla prossima il racconto di come è andata e se riesco anche foto.

domenica 19 ottobre 2014

Ciao a Tutti,
in navigazione mi invento un sistema per collegare il salpancore e l'elica di prua. Alla fine quasi miracolosamente funzioneranno pure loro.
Arriviamo al pelo al ponte, ma Roberto dal contender, mentre ci scortava hanno pure provato a pescare, ci avvisa che hanno spostato l'orario d'apertura per permettere ad altre barche d'entrare. Ci mettiamo in attesa e finalmente il ponte si solleva. La carena sporca e forse devo controllare l'elica che col nuovo motore non funziona a dovere, non ci permettono di avere una velocità adeguata ed inoltre la corrente di marea contraria non ci agevola, quindi ci becchiamo gli improperi degli addetti mentre i turisti scattano foto dalle camere degli alberghi.
Roberto ci ha riservato un posto al marina e ci ormeggiamo di prua in uno dei pontili interni con la prua rivolta a Est.
Ormai il sole sta tramontando ed io finisco di mettere cime d'ormeggio alle ore 22.00.
Via eolico e pannelli solari tutto rizzato, ma con ancora le vele inferite ma ben serrate.
Buonanotte e a domani

sabato 18 ottobre 2014


Ciao a Tutti,
eccoci qui dopo duri giorni di lavoro per rimettere tutto in ordine.
La cosa carina è che non vi siete preoccupati visto che l'informazione nei canali di stato
probabilmente non è passata;
sarà che il centro governativo americano ha fatto cilecca con le previsioni,
sarà che un uragano che non distrugge qualche città americana o un'economia produttive che abbia ripercussioni a lungo termine sui mercati,
sarà quel che sarà ma di esperienze in questi giorni ne ho fatte a bizzeffe.

Sarà meglio che mi decida a metterle in prosa così magari a qualcuno un domani potranno servire.

Primo vatti a fidare dei modelli matematici: Gonzalo era classificato come un buono a nulla, come a scritto in una mail il navigatore Alberto di Seestern “Gonzalo il nome di un simpatico e bonario messicano”.

La realtà per come la percepisco io è racchiusa nelle parole di Roberto (un grande) che
con accento orvietano-romano dice “ questi nun cianno capito un cazzo”.

Secondo mai mettersi a fare dei lavori grossi con un meteo non stra stabile nella stagione degli uragani e in genere.
E' si perchè io mi ero approcciato a cambiare tutti i cablaggi dalle batterie al quadro comandi  ammodernando e sistemando l'impianto. Un cruccio che mi perseguitava dalla partenza, sistemato in parte con la sostituzione ma mancava il tocco finale, la sistemazione assoluta.
Così dopo il solito acquazzone mattutino mi decido visto la giornata stabile ed il vento che sarebbe rinforzato solo il pomeriggio successivo a scollegare tutte le utenze.

L'unica cosa che ho mantenuto in vita era il frigo (la mia vita è legata a filo doppio col frigorifero.... altimenti Silvia mi ammazza!!! ;)  )

Tutto procede bene stacco fili taglio fascette tolgo e rimetto cavi pulisco controllo sostituisco elimino mentre continuo a cercare di rimanere lucido in mezzo a quelo groviglio di cavi.

Tester forbici cacciaviti testimoni per passare i cavi e continui controlli per non perdere il filo del lavoro. Da mal di testa anche per il caldo e il sole che martella senza pietà anche sotto il tendalino.
Silvia intanto si dimena silenziosamente in una barca devastata e piena di ostacoli e oggetti che lascio ovunque cercando di non rimanere legata o impigliata in qualche cavo.
Cerca di cucinare e preparare una torta.

Arriva la telefonata di Roberto, in sintesi: " Marco devi andare nella Simpson bay questi  non ci hanno capito un cazzo arriva una roba grossa"
Io :" Non posso, ho tutto scollegato ... e poi qui non si muove nessuno neppure i pescatori.... Silvia sta facendo la torta..."
Roberto :" Ti tiro dentro io andiamo"
Io :"Aspetta ci risentiamo"
Mi sembra eccessivo il barometro e stabile e tutto è normale nessun segnale....
dopo 15 minuti Roberto richiama :" Andiamo, vengo a prenderti ti rimorchio"
Io :"Aspetta vediamo..."
Mi metto a smadonnare e comincio a pensare a come fare.
Silvia si mette a preparare per la partenza.
Arriva Roberto non ho una cima lunga a portata di mano
E' TUTTO UN GRAN MISCUGLIO QUI!!!
Collego al   volo 2 cavi, metto 3 fascette per non far andare i cavi sulle cinghie del motore... insomma ci provo giro la chiave e tutto stranamente funziona.
Mi manca l'ancora stivata nel gavone di prua, non ho collegato il salpaancora e l'elica di iprua... vado a prua, Silvia al timone con motore e genoa in fil di ruota il vento comincia a spirare, noi dobbiamo correre per raggiungere il ponte prima che lo chiudano, per entrare nella Simpson Bay vi è un ponte levatoio. Apro il gavone e prendo l'ancora mentre mi accingo a posizionarla sul musone, una raffica di vento, il fiocco sventa io mi abbasso e sbatto il sopraciglio sul fusto dell'ancora... Cominciamo bene....


martedì 14 ottobre 2014

Ciao a Tutti, scusate se non ci siamo fatti sentire ma eravamo impegnati da Gonzalo.


Come non sapete chi e' Gonzalo?


Trattasi di URAGANO!!!
Ebbene si cari nostri lettori ieri notte ci siamo beccati il nostro primo uragano in barca. \
oggi una giornata di lavori, ma + tardi o domani vi aggiorno.


L'importante e' che siamo ancora qui a raccontarvela!!!
Stiamo bene e senza graffi.
A presto

sabato 11 ottobre 2014

 Stars and Stripes


 Lucio in tutta lunghezza in questa acqua cristallina













E mentre fa capolino, se ingrandite si nota l'occhio feroce.
Ciao a Tutti,
Silvia vi ha parlato giorni fa della remora da lei nominata Remo che ha vissuto come inquilino del piano di sotto della nosttra barca. Era molto interessante non solo per le dimensioni, circa 1 mt di lunghezza ma anche per la voracità. Tutto ciò che lanciavamo di commestibile lei andava a degustarlo.
Diverso invece il comportamento del 2° inquilino del piano di sotto.
Un giorno mi sono immerso mentre Silvia ancora riposava per pulire la chiglia da alghe e denti di cane che infestavano l'opera viva e funestavano le nostre prestazioni veliche.
Appena immerso una lunga e affusolata sagoma che riempiva lo spazio tra la deriva e lo skeg di Chery mi osservava con occhi truci. Sono letteralmente schizzato sopra il dinghy affiancato alla barca dddaal quale mi ero immerso. Dovevo riorganizzare le idee: cos'era? sembrava un grande, molto grande, luccio, ma più cattivo.
Io ero armato di spazzola... Ho pensato che ero più grosso, se ne sarebbe andato.
Mi sono reimmerso, ci siamo guardati per qualche secondo, poi armato della mia fidata spazzola mi sono mosso verso di lui.... e lui verso di me!!!!
Ho rimìnunciato alla sfida. Non con un BARRACUDA DI OLTRE UN METRO.
Remo era sparito da un paio di giorni, per questo??? Io mi immersi convinto che non vi fosse nessuno....
Certo che il comportamento di Lucio è completamente diverso: esce solo per controllare ciò che buttiamo molto lentamente e senza assaggiare nulla. Ogni tanto esce in caccia.
Poi torna... quando e come se ne andrà?

Ciao a Tutti,
facciamo un salto nel presente, guardate cosa ci hanno ormeggiato nel marina di fianco ...non riesco a caricarre le foto... ma vi dice niente il nome Stars and Stripes?
Andiamo a farci un giro?

mercoledì 8 ottobre 2014

Ciao a Tutti,
e partenza a vela fu.
Ma stavolta ci siamo un pò divertiti.
Lascio la boa in silenzio con una leggera brezzolina giusto per spostarmi ad 1 nodo di velocità.
Ora sono ad un bivio: risalire sottovento a St. Kids o passare nel canale che divide le 2 isole (2 scogli quasi nel mezzo). Ovviamente propendo per passare nel canale, se il vento rimane così poi saremo esterni all'isola e oltre ad un pò d'onda sicuramente un pò più di vento.
Per fortuna Silvia si sveglia e mi aiuta perchè il vento è un pò ruotato e sta rinforzando inoltre stanno arrivando le nuvole e non so se riusciremo ad accendere il motore.
Comunque tranquilli, se qualcosa va storto torno indietro e passo sottovento all'isola.
Ma oramai Silvia al timone è più di una sicurezza.
Usciamo dal canale e sotto un cielo plumbeo volgiamo la prua verso il lato sottovento di Saint Martin.
Verso le 13 quando un raggio di sole fa capolino tra le nubi accendiamo il motore (PARTE!! non ci avrei scommesso) e non lo spegneremo più fino all'atteraggio nella rada di Marigot. La navigazione è stata varia visto che il vento a volte aumentava e poi calava.
Arriviamo al trramonto e veniamo intercettati da una nave che pattuglia le acque di Sint Maarten (parte ex olandese di questa isola) che ci chiede generalità e nostra rotta.
Gentili e cortesi ci lasciano proseguire per seguire un barchino di un solitario diretto in Venezuela. Diamo ancora nella rada di Marigot e domani inizierà un'altro capitolo della nostra avventura.

martedì 7 ottobre 2014

Ciao a Tutti,
sono andato a rivedermi i vecchi post, non ricordo neppure quello che abbiamo scritto di ciò che abbiamo vissuto. Vediamo il tragitto per arrivare a Saint Martin: usciti da Point a Pitre ci siamo fermati all'isoletta di Gosier giusto per non essere troppo lontani in caso di problemi.
La partenza a vela e la navigazione sotto costa a Guadalupe fino a Deshaies è stata lenta a causa del vento scarso ma anche, ma questo l'ho capito solo quando siamo arrivati qui a Phillisburg,a causa delle alghe che hanno cominciato a proliferare in quello stagno chiuso che è il marina di Point a Pitre. Da qui sempre con partenza  a vela e vento scarso, velocità ridotta raggiungiamo di notte l'ormeggio sottocosta a Nevis dopo essere passati sottocosta a ll'isola di Montserrat per vedere l'impressionante colata lavica che ha coperto la vecchia capitale; ma tornando all'atteraggio notturno, non conoscendo il posto troviamo dopo una veloce ricerca una boa dove attaccarci la più libera da ostacoli prevedendo l'ennesima partenza a vela l'indomani.
Alla prossima
Ciao a Tutti,
eccomi qua davanti ad una pagina bianca da riempire del nostro blog.
Ma sono successe così tante cose, alcune non raccontabili, che faccio fatica a capire come fare a rimettere tutto in ordine. Emozioni e sentimenti, ragionamenti e sogni che si mescolano in un turbine di cose da dire e raccontare.
Come sempre vorrei dire tutto, far vivere le mie emozioni, farVi cadere dove sono caduto, ma tutto questo non è possibile; l'ennesima mia frenesia: tutto a tutti...
Vabbè proviamo:
quando sono partite le sorelle di Silvia, a parte per me essere fiinite le partite di carte, sono iniziati i problemi su cosa fare nel futuro.
Ma a questo punto ci ha pensato Chery bloccando il motore.
Ora i ricordi si fanno confusi, tra cercare da lavorare, cercare un meccanico,  fino all'arrivo di Vintas non vi dico... O forse ve lo racconto tra poco ora devo andare ma prometto di scrivere ancora oggi.

martedì 30 settembre 2014

PROBLEMI DI DONNE
Com'è noto lo shopping a Philispburg è semplicemente inevitabile ed anch'io mi sono fatta contagiare...
Mi giustifico con il fatto che in due anni il mio shopping è stato praticamente inesistente e come altra giustificazione aggiungo che i miei quattro straccetti sono oramai pezze nemmeno buone per le pulizie...eh si sa.... la vita di barca rovina tutto, quindi decido di investire qualche dollaro per comprarmi dei nuovi straccetti che altro non sono che canottiere e shorts. Ma già che ci sono mi servirebbe anche della biancheria intima e quindi con la mia amica Patty entro in un negozio di abbigliamento gestito da indiani (come quasi tutti qui) e comincio a rovistare tra i pezzi in saldo. "Vorrei un reggiseno nuovo" chiedo alla commessa creola e questa mi guarda e praticamente mi ride in faccia...rido anch'io e riderete anche voi pensando che non mi serve a molto....ma io mi sono intestardita che ne ho assolutamente bisogno. Quindi mi indirizza al reparto bambini e ovviamente ora è Patty che ride. In conclusione sull'isola è praticamente impossibile trovare misure al di sotto della IV !!!  Le donne locali hanno un balcone esagerato e non solo quello....mi piace definirle delle belle manze (in senso buono) e la cosa sconvolgente è che nei negozi le taglie che spariscono prima sono L-XL e XXL.
Quindi non c'è problema care donne italiane...venite pure qui che di Small e Medium ce ne sono in abbondanza!!! Ma poi dovete tornare subito in Italia se volete farvi ammirare, perchè qui gli uomini amano l'abbondanza, io credo di suscitare in loro un sentimento di compassione e pietà ...probabilmente pensano che sia malata!
Paese che vai usanze che trovi!
Vabbè dai consoliamoci con un bel aperitivo al tramonto!



anzi voglio esagerare...beccatevi questo tramonto  strepitoso!


sabato 27 settembre 2014

Abbelliiiiiiii! Siamo vivi!!!
Mi vergogno immensamente per aver abbandonato così brutalmente il blog, ma le vicissitudini di questi ultimi due mesi ci hanno costretto a farlo.
Niente di grave...anzi!! Per un po' ci siamo rituffati nel mondo del lavoro che ci ha  coinvolto ben più delle classiche 8 ore al giorno, ma ci ha anche ridato un po' di sano stress!  Poi c'è stata nuovamnete una breve pausa e un altro cambiamento di stazionamento barca, o meglio ci siamo spostati nella parte olandese di Saint Martin, quindi ora siamo a Sint Maarten (scritto in olandese). Qui di olandese c'è poco, di americano invece ce n'è troppo. Praticamente si parla inglese e si usano i dollari, anche se c'è una moneta locale che spunta raramente nelle casse o nelle tasche locali.
Siamo precisamente a Philipsburg, la capitale, molto piccola ma vivace soprattutto di giorno quando le navi da crociera vomitano circa 4000 persone a testa, che vengono poi ingoiate da autobus o catamarani commerciali per il giro dell'isola, shopping e degustazioni locali, e poi al tramonto rientrano distrutti e bruciati dal sole, ma ansiosi di rituffarsi nel mega buffet della città galleggiante. Che spasso ragazzi!
Lo shopping qui è d'obbligo, è un enorme duty free che smercia alcool, sigarette, profumi e gioielli, mille luci di casinò e bordelli, e volendo con facilità anche dell'altro. Insomma è definita un po' l'isola della perdizione ma siamo ancora in bassa stagione quindi devo ancora vedere il vero volto di questo posto.
Di qua mi piace di più che di là (parte francese), forse perchè la mia datata antipatia per i francesi mi aveva portato a non sopportare più il loro snobbismo e quel senso di vita trasandata che si portano appresso. Gli olandesi sono più easy, anche se in realtà la parte olandese non è Europa come la parte francese, quindi per restare qui o lavorarci le procedure sono un bel po' più complicate. Never mind...intanto facciamo gli ospiti.
La nostra barca è nuovamente in mare aperto, dondolante alla boa che ci ha "prestato" Roberto, un amico italiano proprietario di una gelateria proprio davanti alla spiaggia. Finalmente acqua turchese, anche se si rolla ben bene, ma ci stiamo riabituando. Abbiamo quasi adottato un pescione enorme che vive sedentario sotto Cheri e ogni qualvolta butto in acqua dei resti alimentari  si precipita fuori per vedere se fanno al gusto suo. Un bestione.... all'inizio l'ho scambiato per uno squaletto...figuratevi poi che voglia avevo di fare il bagno, ma ci hanno prontamente chiarito che si tratta di una Remora...ovviamente ora lo chiamiamo Remo.
Ci sono ancora mille altre cose che vi devo raccontare ...ma non tutto in una volta, così magari vi riacchiappo tutti, o miei fedeli lettori!
                                                          Lui è Remo
                                                    


                                               

Oggi solo 3 navi da crociera


                                                      Adesso viviamo qui:




mercoledì 27 agosto 2014

Ciao a Tutti,
Allora è difficile raccontare tutto ciò che stiamo vivendo, di sicuro non ci stiamo annoiando.
Chery non è del tutto a posto, ed il fatto che la stiamo trascurando la fa arrabbiare. Così son 3 giorni che abbiamo staccato il frigo e tutte le utenze per capire cosa sta succedendo alle batterie.
Quindi Silvia nervosetta senza frigo e con io che zompetto tra cavi tester trasformatori e alternatori ancor prima che albeggi.
Come dicevamo siamo saliti dalla Guadalupe a St. Martin lato francese a tappe forzate di giorno con un inconveniente all'alternatore che ci ha costretto a sveglie con manovre tutte senza motore fino a quando eolico e panneli ci permettevano di avere la potenza sufficiente per accendere il motore.
Bella esperienza ma prossimamente con un pò di calma ve la racconterò minuziosamente.
A Presto.

P.S. per il mitico Carretti: qui il tender o battellino di servizio o dinghy o annexe è uno strumento personalizzato nelle forme e utilizzi + incredibili. Dovrò fare un pò di foto, soprattutto a quello con rollbar e pannello solare, ma motore a scoppio...

mercoledì 20 agosto 2014

Ciao a Tutti,
ho perso il filo della nostra vita sul blog.
Spero di riprendere presto a lanciare messaggi che potrete cogliere se volete.
Grazie a tutti quelli che continuano ad aprire il nostro blog per vedere dove siamo e come stiamo.
In questo frenetico agosto ho avuto tante certezze sulle mie capacità; soprattutto l'incontro con Toni ed il suo equipaggio mi ha dato una grande spinta.
In questi giorni i pochi momenti di svago li ho trovati nel gironzolare col dinghy in piedi e direzionandolo spostando il peso.

spostare il peso per non perdere il senso della vita

sabato 16 agosto 2014

Ciao a Tutti, scusate l'assenza a presto nostre news.
Stiamo bene non preoccupatevi solo poco internet.

martedì 5 agosto 2014

Ciao belli,
siamo a st. martin da qualche giorno. Non abbiamo internet quindi per ora pochi post. Speriamo di riaggiornarci in breve per raccontarvi questa nuova realtà che stiamo vivendo. Stiamo dando una mano ad un amico qui che si butta in una nuova avventura...vedremo cosa ne esce.
La comunicazione è tornata facile...l'inglese è di casa, anche se siamo in zona francese, ma come vi dicevo è un'altra dimensione ancora.  Prometto tante foto presto...
Intanto godetevi le vostre meritate ferie estive!
A presto, vi abbraccio tutti!

domenica 27 luglio 2014

Pronti, partenza, viaaaaa!!!
Tra poco...pochissimo....usciremo dal Marina di Bas du Fort con il nuovo motore funzionante.
Destinazione Ilet a Gosier, che è appena fuori dal canale di Point a Pitre, dove restermo per la notte e sarà il tempo necessario per riprendere la dimensione del mare dopo tutto questo tempo.
Domani mattina dovremmo poi ripartire per il nord, abbiamo deciso che si va a St. Martin/St.Marteen, che è metà francese e metà olandese. Lì vedremo cosa ci riserverà il futuro, anche se secondo le previsioni meteo si sta formando un possibile uragano in Atlantico che potrebbe proprio passare da lì nei prossimi giorni. Che fare? Qui ci dicono tutti che ci dobbiamo abituare, perchè nella stagione, di allerte uragani ce ne sono almeno una trentina, insomma normale amministrazione sembra.
Sarà, ma io spero che mi passi molto alla larga o che si dissolva prima come spesso avviene.
Vi terremo informati.
Salutiamo il Vintas, che ci promette una rimpatriata a breve, e leviamo gli ormeggi!!
Felice io.

venerdì 25 luglio 2014

Habemus motrumi!!!
Eh già...finalmente un altro enorme ammasso di ferraglia ha preso posto nella pancia di Cheri.
Non si chiama più Indenor ma bensì Westerbeke, anche lui rosso e grosso, un po' più giovane però...infatti è un po' più potente (60hp) e più rombante. Suona e gira bene (pare si dica così).
Ora mancano gli ultimi accorgimenti e poi incrociamo le dita e speriamo di uscire da qui.
E' stata una settimana super intensa, convivendo costantemente, a parte la notte, con l'equipaggio del Vintas, che ha messo sotto sopra Cheri rivoltandola come un calzino. Non solo il motore, ma anche l'impianto elettrico è stato liberato da mille ingarbugliamenti di fili piazzati ovunque, spesso e volentieri senza logica, dai diversi precedenti proprietari, ma si sa, ognuno ha la sua logica e in qualche modo questo insieme aveva creato un equilibrio che, seppur precario, faceva funzionare tutto su Cheri.
Ma ora grazie a Toni anche questo caos elettrico è stato ridimensionato, tanto che quasi quasi anch'io comincio a capirne qualcosa!!
Siamo ancora frastornati da tanta disponibilià e solidarietà, non perchè siamo velisti o connazionali, ma semplicemente perchè eravamo in difficoltà e la voglia genuina di aiutare le persone si è materializzata. Forse è una questione di karma come dice Toni, fai del bene e riceverai del bene, tutto torna.
Mi piace crederci, spero che questo viaggio "interiore" ci porti ad essere altrettanto generosi verso gli altri.
E' così salutare togliersi di dosso quella patina di diffidenza e noncuranza degli altri per riscoprire la bellezza dell'essere umano. Un mio caro e saggio ex datore di lavoro soleva dirmi: "l'umanità sta correndo a tutta velocità verso il precipizio dell'autodistruzione". Pur essendo d'accordo con lui, aggiungo: "Beh ogni tanto c'è qualcuno che riesce a dare una brusca frenata a questa folle corsa".
Buonanotte a tutti, amici.


giovedì 24 luglio 2014

Ciao a Tutti,
notte di tuoni e fulmini, la nostra prima tempesta tropicale si è smorzata è passata diminuendo d'intensità e rendendo tutto piùtranquillo. Solo noi prveri novellini abbiamo temuto o comunque ci preoccupavamo. Qui è tutto "normale".
Io però dormivo della grossa, ieri sera abbiamo fatto festa. Cosa c'è da festeggiare?
Non il rumore del nuovo motore usato che riempie il vano motore di Chery, non lo scampato pericolo di una tempesta tropicale che aveva il 50% di possibilità di trasformarsi in un uragano.
Abbiamo festeggiato una cosa che capita raramente nella vita e quando capita ti cambia dentro.
In questo momento della nostra vita quando tutto stava per finire abbiamo avuto l'incontro con delle persone, l'equipaggio del Vintas Tony Marco e Giacomo.
Quando delle persone ti regalano il proprio tempo e le proprie competenze per rimetterti a galla come puoi definire questo?
Si in tutto questo tempo che non ci avete sentito abbiamo vissuto talmente intensamente che non sono in grado di descriverlo, non sono uno scrittore, sono solo un viaggiatore verso dove non l'ho ancora scoperto.

sabato 19 luglio 2014

Ciao a Tutti,
inizio Scusandomi con tutti coloro che attendo giornalmente nostre notizie.
Purtroppo questi ultimi, ed i prossimi, giorni sono stati difficili ed intensi.
Vi dico solo che ora abbiamo un nuovo motore imbarcato, ovviamente usato e quindi di seconda mano.
Ma la notizia bomba è che per nostra fortuna sul pontile si è materializzato l'equipaggio del VINTAS.
Non stiamo più correndo dietro a meccanici locali ma sto cercando di riuscire a rimanere al ritmo delle loro abilità in tutti i campi. Ovvero stiamo rifacendo Chery. Un cambio motore tocca tanti elementi della barca.
Le loro capacità esperienze e perchè no pure capacità di VIVERE mi stanno rivoltando come un calzino.
Auguro a tutti voi di trovare il vostro equipaggio del VINTAS nei momenti difficili della vostra vita.
Come avete capito non è facile ma sto grazie a loro cominciando a rimettermi "a galla".

sabato 12 luglio 2014

Alcune considerazioni sulle realtà al di fuori dell'Italia...
Come ben sapete siamo qui ormai bloccati in Guadeloupe da ormai da 2 mesi per il motore guasto.
E' un tempo infinito secondo la mia mentalità “italiana” o “europea”. Il fatto che qui i tempi siano super lenti è risaputo e molti di voi potranno pensare che comunque sia una cosa positiva.
Anch'io ritengo lo sia se tutto funziona bene, perchè se hai voglia di rallentare e avere una qualità della vita migliore, sicuramente questa lentezza aiuta a dimenticarti dello stress.
Ma c'è il retro della medaglia: se sei in un'emergenza o se hai un problema, questo aspetto diventa un vero e proprio nemico, perchè per venirne fuori devi rassegnarti ad una pazienza estenuante, che difficilmente da noi si può sopportare. Io stessa credo di aver rallentato molto in quei due anni, e familiarizzato molto con la parola pazienza...a partire da Las Palmas, ricordate? Ma qui i parametri sono ancora più lontani dalle mie capacità.
Fatto stà che sono sopravvissuta, passando anche attraverso momenti (non mi vergogno a dirlo) di quasi isteria e pianti di frustrazione! Ma comincio a vedere la luce in fondo al tunnel....lo dico sottovoce perchè non vorrei rimpiangere questa affermazione.
E fin qui voi potreste quindi pensare: beata Italia! Da noi si lavora in fretta e bene (quasi sempre almeno)!
Sono d'accordo anch'io. Ma la realtà Caraibica ha il fattore sorpresa, che le fa riguadagnare subito punti agli occhi dello straniero...e qual'è questa sorpresa?
Come già spiegato dal Capitano, il secondo meccanico che abbiamo interpellato e che ci ha sbarcato il motore è arrivato alla conclusione che non vale la pena ripararlo...la pompa è vecchia e da cambiare, ma il problema non è quello, è la compressione e quindi bisogna smontare la testata e probabilmente cambiare fasce e valvole...costo più o meno 4000€. No certo, non vale la pena.
Io sono già a pensare: “e quindi oltre il danno anche la beffa?” Con la mente sono già a calcolare i 65€/ora come da loro tariffario, per circa una 15 di ore di lavoro speso a fare sbarco, prove ecc...sto già male...ma arriva la prima sorpresa: il meccanico non vuole nulla, non è riuscito a risolvere il problema e quindi non lo dobbiamo pagare, o meglio ci chiede di pagare solo il secondo intervento alla pompa di iniezione, che loro hanno pagato perchè è un professionista esterno, presentandoci la fattura che quest'ultimo ha emesso loro.
Ok sono 120€, ma non possiamo rifiutarci di pagarlo, anche se, nonostante la pompa sia ora funzionante, non è il reale problema del motore.
Resta l'amaro di aver pagato gli 850€ per il primo intervento alla pompa, con tanto di pezzi fatti arrivare dall'Europa e tre settimane di attesa, per poi rivelare che il lavoro non è stato fatto bene, come afferma il secondo pompista. Che fare? Marco armato della fattura del secondo pompista torna dal primo e gli contesta tutto il lavoro...con una serie infinita di “il ya..il ya....il ya..” (intercalare in francese preferito del Capitano) gli rompe talmente tanto le p...., che quest'ultimo gli chiede di tornare il giorno dopo e che gli restituirà tutti i soldi.
“Seeeeee....figurati” dico io...”prepariamoci ad una presa per i fondelli estenuante...ci faranno andare e tornare migliaia di volte per portarci alla fine, stremati, a rinunciare.
E qui arriva la seconda sorpresa: ore 14.00 come da appuntamento, Marco ritorna e il pompista gli consegna la busta con 850€ in contanti, con tanto di stretta di mano finale.
Io sono ancora sconvolta: ma questo sarebbe mai successo in Italia??? Mah....
Ora siamo in attesa di trovare un meccanico che ci monti il motore d'occasione che abbiamo trovato. Prima deve controllarlo e poi valutare l'installazione nel vano motore di Cheri. Doveva passare uno che abbiamo contattato ieri, ma ovviamente non è passato. Adesso c'è il week end e lunedì, tanto per cambiare, è di nuovo festa (14 Luglio, la presa della Bastiglia). Quindi fino a martedì mettiamoci il cuore in pace.
Per fortuna ieri nel tardo pomeriggio, ci ha fatto una gradita sorpresa il nostro amico Toni (vi ricordate il veneziano che è in giro da 30 anni, conosciuto un paio di mesi fa?) Con lui il nipote e un amico (puri veneziani) che vogliono andare un po' in giro con lui. E aggregato alla combriccola c'è pure Michele, di cui abbiamo parlato quando abbiamo fatto visita alla distilleria di rhum a Marie Galante, dove lavora per 8 mesi all'anno. Adesso se ne ritorna qualche mese in Italia, a Bassano del Grappa. Insomma una bella rimpatriata di Veneti. Dopo un aperitivo su Cheri, ci siamo spostasti su Vintas (la loro barca) per una cena in compagnia, tornando ad assaporare il dolce rollio dello stare all'ancora. Bella serata, atmosfera familiare e tante degustazioni di rhum e grappe fatte in casa da Toni, il tutto innaffiato da racconti di viaggio e barzellette “in venesian”.
A presto amici...torneremo con buone nuove!

venerdì 11 luglio 2014

Ciao a Tutti,
scusate ma non siamo proprio riusciti a stare dietro agli eventi in questi giorni.
Non vi faccio un riepilogo puntuale degli accadimenti, ma sappiate che siamo andati su di un ottovolante di emozioni, a rotta di collo tra alti e bassi di incredibile portata.
E DUNQUE?
Dunque sono alla ricerca di un meccanico.
Si proprio di un meccanico (sarebbe il 3°) per montare un motore usato al posto del nostro vecchio, per il quale non conviene spendere altro denaro.
Non era la pompa o non era solo la pompa, questo non lo sapremo mai, come non sapremo mai se ci hanno fregato con la prima riparazione della pompa d'iniezione.
Di certo rimane la correttezza professionale dell'officina Volvo qui a Point a Pitre.
Non ci hanno chiesto nulla per il lavoro fatto se non il prezzo da loro pagato per una seconda revisione della pompa dalla quale si evince che la prima azienda (Electro Diesel Service Bosch) non aveva lavorato bene o forse ci hanno proprio fregato....
Quindi alla fine ci rimane un'altra esperienza in saccoccia, un altro periodo difficile superato egregiamente insieme (con una SUPER SILVIA che regge ai colpi come una vera montanara).

Quanto rimarremo qui ancora?
Intanto il primo uragano ha fatto visita alla costa sud est degli USA, un pò lontano da noi per fortuna.

lunedì 7 luglio 2014

Ciao a Tutti,
colgo una certa aria di ferie e di rilassamento generale, che state pensando alle ferie?
Pensate che qui è bassa stagione perchè ogni tanto piove tanto, le giornate sono lunghe e calde con una punta d'umidità che non guasta per condire il tutto.
Qui è tutto più a rilento (anche i nostri meccanici ... si possono dire le parolacce in un blog o si possono solo pensare?) prezzi bassi e poco movimento, ed ora che la Francia è pure fuori dal mondiale...
Vabbè come avete capito non abbiamo notizie confortanti per il nostro prossimo futuro.
In attesa ancora di notizie dal pompista del nuovo meccanico.... Domani...
C'è sempre un domani. Ci saranno ancora albe e tramonti,

A riveder le stelle!!!

sabato 5 luglio 2014

Ciao a Tutti,
blog dall'allegerimento,
ieri i bar francesi non erano molto rumorosi,
la nostra pompa pare avere un problema di regolazione in quanto non ha una pressione adeguata al minimo, solo 3 bar contro i 4 ,5 previsti.
Ma soprattutto è un pò di tempo che volevo postare un blog su questa barca a vela che occupa uno dei primi posti del pontile dove siamo ormeggiati.
Ma purtroppo non riesco a farcela stare nella macchina fotografica, così vi mando il link
http://www.superyachts.com/sail-yacht-8744/espiritu-del-xarey.htm

Che ne dite andiamo a farci un giretto?

venerdì 4 luglio 2014

Ciao a Tutti,
siete capaci d'aspettare?
Non si riesce a capire perchè non parta...
Ora si ASPETTA.
Cosa c'è di importante nell'aspettare?
ma se la nostra unica ricchezza è il tempo aspettare è uno spreco? Oppure?
Dipende da come utilizziamo questo tempo?
Qual'è la ricchezza? Assaporare i momenti?
penso che mi rivedrò quel capolavoro che è l'attimo fuggente.
Tanto ho tempo.

P.S. per gli amanti dello show business chiamato amabilmente SPORT io tiferò Belgio in onore della bandiera sotto la quale abbiamo registrato la nostra amata Chery.

mercoledì 2 luglio 2014

Noi abbiamo già vinto!!!! :))
Ciao a Tutti,
giornale di bordo: martedì 1 Luglio
ore 7.30 sono davanti al motore di Chery che giace sopra un pallet.
Rifatto l'allineamento e provato a mettere in moto ma non succede nulla.
Pensano che sia la pompa perciò la smontano e la porto in bici di nuovo fino a Jarry dal pompista, il quale mi chiede anche gli iniettori, torno a prendere gli iniettori e ritorno... il sole qui a queste ore non scherza e gli avambracci si scottano, pedalo con le braccia dietro la schiena dove posso.
La prova e mi chiama a verificare che funziona, effettivamente.

Torno dal meccanico che non sa che pesci prendere e la sua decisione e che ci penserà su la notte...


Ora veniamo ai miei pensieri.
Mentre pedali sotto il sole cocente dei Caraibi quando questo è prossimo allo zenith i pensieri si fanno pesanti sotto il cappellino che trattiene un pò d'umidità, ma è un umido ricco di sali, di sali che escono dai miei pori... Le gambe vanno, oramai sanno cosa devono fare; girano come pistoni, ma verso il basso, i pistoni di Chery vengono spinti dalla forza del motorino d'avviamento ma il motore tace.

Penso alla mia cara moto elettrica, al fatto che avrei voluto aver un motore elettrico per Chery.
Niente pistoni, niente olio ne gasolio, neppure prese a mare scarichi ne raffreddamento.
Ma purtroppo ho dovuto fare sempre dei sogni ma non ho mai avuto la forza di inseguirli. Mi sono sempre adattato.

I soldi non sono il problema.
Spesso quello che frena la nostra voglia di realizzare i sogni è il coraggio di crederci.

I soldi non sono il problema, sono una creazione dell'uomo o delle "banche"?
E' noto prima il danaro o le banche? ... vado a farmi un ovetto.
Ma prima un pensiero che mi ha fatto compagnia durante l'ultimo ritorno, la pompa e gli iniettori nello zaino pesavano, come l'ananas e i pomodori comprati da un furgoncino lungo la strada, di fianco a me la Rivee Salee:
la gente ti critica e ti vede sempre con i propri occhi (Pirandello? se sei caduto dove sono caduto io...).
Mi viene in mente Gianmaria... era venuto a vedere Chery appena arrivata, nessuna critica solo miglioramenti. A lui abbiamo dedicato la nostra lunga navigazione in poppa, indovinate perchè.
Mi piacerebbe partecipare ad una regata su 2 giorni tutta in poppa con torneo di scacchi e classifica combinata.
La partenza... mi piacerebbe una cosa strana tipo con partenza senza vele, ma questa riflette + il mio spirito che quello del Gian.


lunedì 30 giugno 2014

Lunedì mattina: diluvia in modo disumano dall'alba...forse anche prima. Non ho mai visto così tanta pioggia da quando siamo qui, insomma la giornata ideale per sbarcare il motore. Alle nove arriva il ragazzo del marina per avvertici che tra 10 minuti torna per trainarci fino al "carenage"...ma come non si doveva fare alle 11?  No no, c'è un buco libero adesso e bisogna fare in fretta perchè a mezzogiorno c'è la partita della Francia e sono già tutti in fermento.
Per fortuna smette ora di piovere e senza quasi rendercene conto siamo sotto al carro ponte. Mi faccio i complimenti da sola per la mia prima manovra di ormeggio a rallentatore, nel senso che ho timonato senza motore per entrare nel bacino di alaggio con il solo abbrivio. Era una situazione un po' surreale...lenta e silenziosa.
Gli uomini del cantiere sono gentili e gasati per la partita (non mancano le battute sull'Italia e noi le incassiamo con un po' di acidità di stomaco), gli preparo il caffè italiano (e qui di battute non si azzardano a farne). Viene il meccanico che comincia a smontare tutto e in un'ora il motore piano piano si alza con la gru, viene fuori dalla sua cuccia e comincia a salire ...su su ...sempre più in alto, finchè è fuori completamente, fa un po' impressione, si vede che è acciaccato dall'età ma è sempre imponente e massiccio. Volteggia in aria, finalmente libero dopo anni chiuso là sotto. Poi piano piano viene messo a terra e portato via. Domani mattina cominceranno ad operare per riportarlo a "rombare" come una volta, spero tanto che ci riescano!! Marco farà l'assistente e passerà gli arnesi, lezione di meccanica n. 1.
Nel frattempo ha speso la giornata a pulire la sentina e tutta la morchia che si era accumulata là sotto negli anni.....un lavoro che lascia il segno...il colore nero domina sul suo corpo. Bravo Capitano, sei instancabile!
Che dire ragazzi? Tieniamo le dita incrociate...