lunedì 18 settembre 2017

Ciao a Tutti,
scusate l'assenza in questo momento cruciale dove tutti avrebbero voluto avere mie notizie ma putroppo si è trattato proprio di una calamità naturale: il secondo uragano per intensità mai registrato, più distruttivo di Louis del 1995, il più intenso nei Caraibi da quando vengono registrati.
Nella sezione dei video metto un link sui disastri fatti a Saint Martin lato francese.
Da ieri sera nella casa dove sono ospitato sono tornate elettricità e con quella la connessione internet, l'acqua l'avevamo già da 5 giorni.
Perciò ora con un attimo di riposo riesco a riprendere in mano il blog.

Prima di tutto un pensiero di ringraziamento a Luca per le belle parole sugli ormeggi.

In breve la cronistoria di questi giorni:
venerdì 1 non snobbo più la depressione che poi diverrà uragano Irma, anzi mi .... un pò in braghe dopo aver visto l'immagine satellitare dell'estensione; prima pensavo che andasse a nord ora mi preoccupo.
Prendo contatto con il mio amico che mi fa da tramite per l'ormeggio che avevo prenotato per settembre....
La sera pulizia dello scafo e check di tutti gli apparati, motore +olio acqua timone a vento per partire in solitario per entrare in laguna a Saint Martin - Baie Nettlè.
Il pilota automatico non ha mai funzionato bene e l'avevo sbarcato e avevo predisposto uno che mi era stato regalato ma purtroppo che non funzionava su di un lato.
La mattina seguente mentre mi accingo a issare la randa in boa per partire parte l'allarme di sentina.... la pompa riparata l'anno prima a Union mi molla di nuovo o meglio la guarnizione non tiene e mentre fa circolare l'acqua di mare per il raffredamento del motore ne lascia un'adeguata porzione nel vano motore e quindi sentina.... Provo a cercare al volo una pompa di ricambio ma non ne trovo ed allora il mio amico francese Arnaud mi salva ancora si offre di accompagnarmi.
Arriviamo alle 1.00 di domenica dopo 9 ore di navigazione con partenza a vela per fare 24 miglia con un vento leggero e combattendo contro la corrente del canale d'anguilla con un vento in faccia di bolina per entrare nella baia di Marigot dando ancora a vela. Bravo velista Arnaud ma non conosceva il trucchetto di tonneggiarsi sulla boa per partire a vela in acque ristrette. La scuola di vela del Garda ha fatto bella figura.
La mattina alle 6.30 sbarco Arnaud che deve tornare a Gustavia e imbarco Raffaele un italiano conosciuto l'anno scorso col suo trimarano per aiutarmi nel raggiungere la boa. Affianchiamo il mio gommone a Chery lo leghiamo e lo usiamo come motore. Tutto questo per risparmiare il motore per eventualiutilizzi in laguna.
Mentre ci avviciniamo ci accorgiamo che il ponte d'accesso alla laguna sta aprendo... ci buttiamo dentro tra lo stupore nel vedere questa barca a vela passare con un gommone al fianco atutta manetta. Nelcanale la corrente è più forte ed accendo il motore.
Per fortuna il mio grande amico Shrimpy ha avvisato il proprietario della boa che avevo prenotato che ci viene a rimorchiare con un gommone con motore da 50 cavalli.... altro che i miei spompati 5....
Raffaele mi aiuta a fare l'ormeggio e poi ritorno sfruttando il passagio di Bruno per prendere il ferry per Saint Barth.
Ok ora parentesi tecnica: il corpo morto al quale ho lasciato Chery è così composto
ancora Danfor da 40 kg, 4 metri di catena da nave, blocco di cemento (corpo morto) da 5 tonnellate , catena da nave per altri 6 metri poi catena del 20 per altri 6 metri. Qui io ho attaccato cima del 18 sul musone al posto della catena e bitta;  + altre 2 cime del 12 dai passacavi di dritta e sinistra attaccati alla bitta.
Col senno di poi forse anche la catena ci sarebbe stata bene ma avrei bisogno di ridisegnare il piano bitte di prua. Visto che la forza è stata tale da farmi disalberare la cima allalbero forse sarebbe stata dannosa... ma magari due cime rimamdate ai winche potrei averle messe. La barca si presentava senza vele e forse avrei potuto o togliere le drizze dagli alberi o fissarle meglio.Comunquequando andrò là analizzerò meglio la situazione.
Ora sono stanco alle prox puntate

questa Gustavia giovedì mattina

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