Portolano


Ciao a tutti, mi è stato chiesto di mettere una mappa dei luoghi dove passiamo, passeremo, passammo.
Eccovi accontentati, guardate il segnalino, magari lo condisco con qualche notizia per i naviganti.

4° PARTE:
Caraibi



 poichè sono un pò tante queste isole farò delle sotto parti.









Sandy Ground noi abbiamo fatto tappa qui per clearance e permessi per i parchi, attenzione alle limitazioni dei parchi. ci sono delle boe ma non siamoriusciti a capire se private o a  pagamento, comunque il fondo tiene molto bene ma attenzione che ho visto anche dei relitti (motore) che potrebbero divenire un bel fastidio. A terra dei bagni onesti e baretti interressanti su di una bella spiaggia; nel lato sud porto commerciale lasciare il canale d'accesso libero.
Con Antonio come guida abbiamo passato delle belle giornate in queste splendide baie poco frequentate ma solo perchè eravamo fuori stagione.
Sandy Island lingua di sabbia con un bel bar contrnato da un reef; si ancora sottovento e si entra col Dinghy. 
Crocus bay ci si ormeggia per la notte. 
Little bay contorno affascinante, da non mancare, se sono libere prendere le boe sotto la scogliera nord e buona nuotata in un vero acquario.
Prickly Pear West siamo entrati nel reef guidati da Antonio, il gps non sarà mai preciso abbastanza un occhio a prua e conoscere i riferimenti. Bar a terra e una bella spiaggia.
Dog Island Great bay ancoraggio in questa bella baia ma non ci siamo potuti fermare molto a causa del rollio e della rotazione del vento per una depressione.
Tutti i fondali ottimi tenitori e boe.






St. Maarten
aggiornamento in questo periodo di pausa gennaio 2018
L'isola l'abbiamo girata in lungo ed in largo via mare e via terra; è qui che ho imparato a proteggermi dagli uragani, ma questo potrebbe essere un capitolo a parte. Facendo il giro in senso orario partendo dalla grande baia di Marigot parte francese: come già detto in precedenza, ma qui lo trovate poi in quanto scrivo per ordine cronologico, é un'ampia baia poco protetta ma il disagio maggiore viene dal traffico marittimo. E' un piano molto esteso di profondità tra i 5 ed i 2 metri. Se date ancora nei pressi
del marina Fort Louis avrete maggior traffico ma sarete più vicini ai servizi del marina e della città.
Vi sono pareri discordanti se si deve pagare per l'ormeggio (pare che qualcuno talvolta passi per farsi pagare ma a me non è mai capitato e comunque non pagate direttamente ma fatevi dire dove si trova l'ufficio marittimo e là pagherete), come invece dovete pagare per stazza nella parte olandese. Vi sono casi di furti (a noi non successi ma ho sempre avuto un'attenzione maniacale per proteggere il tender mentre la notte dormivamo sempre con la barca aperta, ma effettivamente sia la barca che noi eravamo sempre molto poco attraenti.... Sconsigliatissimo sostare qui durante gli uragani. il fondo è corallino ricoperto di sabbia ma non troppa anche se tiene molto bene.
Se vi ormeggiate verso l'imboccatura del canale per accedere alla laguna troverete il traffico dei motoscafi che escono dalla laguna... per contro sarete maggiormente vicini a Shrimpy's http://www.shrimpys-saintmartin.com/ ed ai suoi servizi (lavanderia, internet, guest house, meccanico etc), inoltre sul canale 10 la mattina alle 7,30 meteo ed altre notizie. Tra l'altro un buon amico. Sally e Mike una vita incredibile.
Se vi spostate ancora più a Ovest attenzione al basso fondale che esce a sud ovest del canale, una lunga spiaggia Baie Nettlè e anse des Sables molto edificate, sarete più in intimità ma non è proprio la zona dove darei ancora per la notte: il quartiere di Sandy Ground non è proprio famoso per la gentilezza dei suoi abitanti. Ripeto a noi non è mai successo nulla ma di storie ne ho sentite molte, anche a barche all'interno dei marina Royale (interna alla laguna) sia in banchina che alle boe, così pure alla marina Fort Louis che pare più sicura ma alcuni casi vi sono stati pure li.

Se ci spostiamo in senso orario vi è baie de la Potence: a parte un relitto di un cargo ed essere sottovento alla zona industriale e vicino al porto commerciale... non penso che vi attrarrà molto.

Fate qualche miglio a NE e vi troverete le belle spiagge di Friar's Bay (bel baretto sulla spiaggia) e quella che è chiamata comunemente Happy bay (meta molto frequentata nei WE dai locali in barca con feste e musica a tutto volume specialmente nella stagione degli uragani quando c'è meno turismo ed hanno più tempo per fare festa; nella parte nord potrete praticare il nudismo).

proseguendo verso N troverete la baia omonima del paesino di Grand Case. ATTENZIONE al basso fondale 1,2 non segnalato (ma lo trovate sulle carte) a NNE di Pointe Molly Smith. La baia vale la pena una sosta sia per approfittare dei gustosissimi LOLO (ristorantini locali) sia per una serata nei beach bar (Calmos il preferito di Silvia).
Da qui si parte per una escursione se siete amanti delle immersioni o snorkeling al Creole Rock, campo boe.

Procediamo e troviamo la baia di Anse Marcel, le alte colline prottegono dal vento ed è stato creato un Hurricane Hole tagliando un canale artificiale verso un lago salto interno; nonostante i prezzi e l'esclusività del luogo non è stato risparmaito dalla furia di Irma e dalla pressione dell'acqua che pare abbia fatto salire il livello delle acque di 3-4 metri con una imbarcazione della dogana francese che si era rifugiata qui è stata "depositata" sul canale d'accesso.... ed altre amenità.
Attenzione perchè una volta (se non ricordo male l'unica) la mia ancora ha arato e ho dovuto ridare ancora 3 volte prima di trovare un posto dove tenesse le raffiche che scendevano dalle colline (ma non si possono definire gran raffiche eravamo ad un massimo di 20 kn).
IN TUTTE QUESTE BAIE VI POTRETE TROVARE UNA FASTIDIOSA ONDA E CORRENTE CONTRARIA, prestate sempre attenzione alle note dei Portolani sulle correnti tra i canali vi risparmierete delle fatiche per nulla.

Aggirando la punta N dell'isola per raggiungere l'Ile Tintamarre fate attenzione ad un basso fondo a ENE di Eastern Point. La sosta nella Baie Blanche (ancora su fondo ottimo tenitore o alle boe) dove potrete trovare un ricca fauna marina ma anche una passeggiata all'interno o sulle spiagge sopravento... potrete ritrovare una serie di reperti plastici da recuperare per aiutare a mantenere puliti gli oceani ma anche coralli di tutte le fogge.

Procedendo veso S Ilet Pinel e Baie orientale non ci sono mai stato con la barca; è una zona molto turistica e sono venuto qui via terra. Una bella uscita con Antonio e Manuele su di un piccolo catamarano a noleggio. Comunque gli ormeggi più protetti sono a W di ilet Pinel ed a S di Caye Vert protetti dal reef.

Baie de L'Embouchoure e Baie Lucas a S esposte agli Alisei e con reef diffusi non presentato per me delle attrattive a parte la spiaggia di Galion ma non nei we.

A S l'hurricane hole di Oyster Pond attenzione all'ingresso segnalato il canale tra i reef ma con mare formato è pericoloso; da qui partono anche dei traghetti per S. Barth. La baia è divisa tra i 2 stati.

Da qui a Pointe Blanche non ci sono ridossi significativi anche per la costante forza dell'Oceano che qui si infrange.

E' la parte ex olandese dell'isola, la parte sud. Una leggenda racconta che Olandesi e Francesi, dopo
essersele suonate per un po, si divisero l'isola mandando 2 soldati (ubriachi) di corsa a definire i confini. Storia bizzarra come alla fine l'isola. Della parte ex olandese è interessante sapere che non è europa mentre ovviamente la parte francese lo è. Queste cose dopo essere stato per quasi 2 anni nell'isola sono venute a galla poco a poco. Investimenti "grigi" ed un spinto ma senza un piano sviluppo del turismo di massa ha creato una serie di incongruenze. Traffico impossibile, non esistono dogane ma se arrivate avete bisogno del passaporto, ma non se siete Olandesi (qui possono lavorare senza permessi come pure, in corso d'opera, se avete il passaporto Americano). Ma vene sono altre ma non voglio tediarvi.
Parliamo dell'isola. Siamo partiti da Marigot, per un problema di avviamento al motore abbiamo perso l'apertura del ponte e così abbiamo navigato attraverso la laguna interna (Simpson Bay), il canle male segnalato, e la cieca attenzione al GPS ci hanno portato fuori dal canale su di un banco di sabbia. Usciti con motore, fiocco e l'aiuto di un gommone di passaggio. Abbiamo poi atteso l'apertura dei 2 ponti dalla parte ex olandese e poi via verso Great Bay di Philipsburg.
Qui siamo rimasti per quasi 2 anni a parte il periodo degli uragani dove ci siamo rifugiati a Marina IGY in Simpson Bay.
Consigli: Great Bay è un posto ottimo per fare spese ed essere al centro del mondo del turismo delle navi da crociera. Ovunque vi possiate ancorare o meglio se trovate una boa o se trovate un posto a Bobby's Marina dovrete fare i conti con un continuo rollio ed usura del sistema  d'ormeggio. L'unico marina protetto è il Chesterfield anche grazie ad un nuovo pennello frngiflutti appena costruito. Ovviamnete questo come tutto non è ben segnalato quindi attenzione agli ingressi notturni preferite il canale segnalato. Di giorno i water taxi per le navi da crociera sfrecciano a tutta velocità mentre l'onda oceanica può divenire insostenibile nel momento in cui il vento gira nel secondo quadrante. una volta per una notte abbiamo dormito a terra per il rollio mentre una seconda abbiamo dato ancora all'interno del pennello sopramenzionato. Altra attenzione in alcuni punti il fondo è un piano di corallo coperto da pochi centrimeti di sabbia. Quindi un falso tenitore.

St. Martin
Ci siamo fermati qualche giorno in rada a Marigot, successivamente ci siamo spostati in boa al Marina La Royale. 
La rada di Marigot non l'abbiamo vissuta molto, solo successivamente.
Da non perdere la la vanderia di Shrimpy's nel canale di accesso alla laguna; entrare nella laguna attraverso il ponte apribile.
Il marina non è certo economico ma siamo ai Caraibi e comunque è sempre il più economico. 
Per contro l'acqua della laguna è improponibile: caldissima salatissima e inquinata con poco ricambio, vivamente sconsigliata se non avete una super Antivegetativa.









RISALENDO VERSO ST. MARTIN
Ci siamo fermati a dormire a Nevis. Siamo arrivati che era notte, abbiamo trovato una boa di fronte a

Pinney's Beach e poi la mattina ci siamo infilati a vela nel canale tra Nevis e St. Kids.
La risalita è stata problametica per le onde e stando vicino alla costa, a causa del vento, erano molto fastidiose.




   
Guadalupe




POINTE A PITRE - GUADALUPE
Capitale della Guadalupe. Ha la più alta densita di attività nella sua zona industriale di tutta europa. La

città mi è sempre sembrata incompiuta; non sporca, non ti dà il senso d'insicurezza, ma non ti sembra pulita e neppure sicura, insomma difficile definirla, per me. Nella zona centrale ci sono delle case bellissime in legno lasciate completamente al degrado e ampi viale con edifici moderni in cemento assolutamente anonimi. 2 mercati molto folcloristici ma i prezzi diminuiscono velocemente con l'allontanarsi dalle zone "turistiche": il marina, la stazione marittima dove arrivano i traghetti e le navi da crociera. Zone dormitorio con alti condomini in cemento armato con tanti spazi verdi o vuoti. 
La Rivee Salee che divide naturalmente la Guadalupe vale un giretto se avete un Dinghy con un motore adeguato. Stranezze: se dovete raggiungere l'aereoporto dal marina non vi sono trasporti: o taxi o noleggiando un'auto, ma le indicazioni per l'aereoporto ad un certo punto spariscono... potenza degli interessi dei taxisti? Costringendovi ad un lungo giro. 
Dove ormeggiare? Al marina Bas du Fort, chiedete info sui prezzi poichè hanno delle "offerte" tipo il carnet da 10 soste da utilizzare a piacere. Pare che sia impossibile trovare un posto dalla settimana precedente la Route du Rhum (Novembre- Dicembre). Energia elettrica WIFI aperta ma non sempre velocissima e servizi compresi.
All'ingresso del marina a nord del banco segnalato dal Cardinale SUD e a est del canale segnalato. Il fondo è fango sporco tiene molto bene ma ho trovato cime sul fondo e armatevi di bugliolo per pulire la catena quando salpate. Qui si rolla molto al passaggio delle imbarcazioni dei locali a tutta velocità soprattutto nei WE. Se avete una buona antenna WIFI riuscirete a collegarvi alla rete aperta del marina.
A ovest del canale segnalato facendo attenzione ai bassifondi segnalati sulle carte nautiche. Non siamo mai stati ma ci hanno detto che si rolla meno, un pò lontani per sbarcare ma sicuramente con più privacy.
Nella zona del Carenage.

ILET DE GOSIER – GUADALUPE
 A est del canale d'accesso di Point a Pitre vi è di fronte all'omonimo paese l'isolotto di Gosier dominato dall'imponente faro. Questo ormeggio è difeso da un reff che lo rende un ottimo ancoraggio su sabbia che si presta a belle nuotate o ad una camminata al faro. Si da fondo un pò ovunque su fondali di acqua chiara tra i 3 ed i 6 metri buon tenitore. Frequentato dai locali che vi arrivano con ogni mezzo, sia per trasportare i turisti sia per passare la giornata. La mattina, dalle 6 in poi, molti locali fanno attività sulla spiaggia del paese e alcuni si fanno una bella nuotata intorno alle barche all'ancora e fino all'isola.

SAINT FRANCOISE - GUADALUPE
Altro paesino turistico, con annesso campo da golf.
Ormeggio all'imboccatura del marina da cui partono le barche per le gite a Petite Terre, protetti dal reef; sono state installate anche delle boe gratuite ma sono spesso occupate ed alcune su fondali bassi. Si può comunque dare ancora fondo di sabbia buon tenitore. Da non perdere assolutamente le spiagge a est approfittando del dinghy... purtroppo quando siamo arrivati avevamo un problema col motore e non ne abbiamo goduto appieno.

SAINT-ANNE – GUADALUPE
Il paesino turistico è molto piacevole con le sue bancarelle piene di prodotti di ogni tipo. 2 spiagge stupende, quella a nord conservata con dei moli in pietra per fermare l'erosione da parte dell'oceano e quella a W dove si trova un Club Med. Si entra nella passe segnalata da 2 boe rosse e noi abbiamo dato fondo proprio alla fine della passe in 4-5 metri su sabbia. Purtroppo l'ormeggio con vento da SE è un po' rollante ma non così fastidioso.

PETITE HAVRE – GUADALUPE

Bell'ancoraggio nella costa a S di Haute-Terre, protetto da un reef ma sconsigliato con vento da SE.
Noi vi siamo arrivati proprio con il vento che era girato a SE, perciò non ci siamo fermati vista l'onda che entrava in questa baia.



ANSE DUPUY – GUADALUPE
Piacevole ormeggio a nord di Pointe a Vieux Fort limite SW di Guadalupe. Non ci siamo fermati ma è una sosta piacevole prima del canale per Les Saintes.






BASSE TERRE – GUADALUPE
Era la vecchia capitale della Guadalupe, ora è stata completamente ricostruita dopo l'esplosione del vulcano. Ci si può ormeggiare nei pressi del molo commerciale a S più stretto o a N più ampio, ci si ormeggia su 3 – 8 metri di sabbia. E' un ormeggio esposto ma raramente l'onda qui è fastidiosa. Qui si possono trovare tutti i servizi necessari compresi forniti supermercati. 
Vi è un marina a S della capitale, un pò distante dalla città ma con servizi essenziali. Se arrivate la sera è possibile entrare e ormeggiare al primo pontile entrando a sx di fronte, è il pontile per i visitatori. Pontili galleggianti con boe su corpo morto. Il prezzo è di circa 19€per un 12 metri compreso di tutti i servizi anche se non abbiamo trovato i servizi igienici.

ANSE A' LA BARQUE – GUADALUPE
Declamato come un bell'ormeggio è purtroppo contornato da una strada ed è quindi un po' rumoroso. La parte interna della baia è occupata da boe e gli spazi disponibili sono su fondali dai 7 ai 12 metri.


PETITE E GRAND ANSE TROIS TURTLES – GUADALUPE
Questo ormeggio non molto ampio è particolare e piacevole.
Non ci siamo fermati ma sicuramente ne vale la pena.


ILET A ' GOYAVES – GUADALUPE
Un isolotto conosciuto per i suoi fondali la riserva Costeau. Delle boe per poter rimanere in questa riserva 2 spiagge, fondali per poter nuotare.






 DESHAIES – GUADALUPE
Una bella ansa con un bel paesino in fondo alla baia. Non vi sono particolari attenzioni per l'atterraggio a parte alle solite nasse dei pescatori. Tra i 3 ed gli 8 metri di fondale di sabbia buon tenitore, vi sono alcune boe per le imbarcazioni locali e bisogna porre attenzione per alcuni corpi morti che giacciono sul fondo nella parte NE. Al posto delle case dei pescatori in riva al mare che guardano a Ovest ora vi sono bar e ristoranti. I pescatori si sono trasformati in pescatori di turisti alla ricerca del pesce turista che dopo una giornata a spasso per l'isola o a crogiolarsi su qualche spiaggia cercano un bar dove guardare il sole tuffarsi nel Mar dei Caraibi. Qualche supermarket e venditori ambulanti per frutta e verdura. Qui si possono fare le pratiche per l'ingresso e l'uscita.
Il dinghy si può lasciare al pontile davanti alla spiaggia, oppure dentro al porto dei pescatori lungo il fiume vi è una banchina più bassa dove è più semplice scendere.

ILET A ' CARET – GUADALUPE
Questo isolotto al margine del reef che protegge il Grand Cul de Sac, contornato dai colori dell'acqua riflesso di questi fondali, è ovviamente uno dei posti più frequentati dai turisti. Ci sono alcuni ormeggi su fondali di 2- 3 metri a NW o oltre il canale della passe a SW.




RIVIERE GOYAVES, GRAND CUL DE SAC – GUADALUPE
Per risalire questo fiume col tender ci siamo ormeggiati in 3 metri d'acqua a SE della foce su di un fondale che qui è ovunque fango ottimo tenitore, perfino troppo e preparatevi dei buglioli per lavare. La foce del fiume dove poter passare con fondali di circa 1 metro guarda NE.


BAIE MAHAULT, GRAND CUL DE SAC – GUADALUPE
Ci siamo fermati giusto il tempo per dare una rapida occhiata al paese e per avere una connessione internet presso la biblioteca comunale. Ovviamente dentro il Grand Cul de Sac il problema è schivare i bassi fondali, quindi occhi aperti sui cambi di colore ed una buona mappa, qui il fondale è fangoso e l'acqua risulta torbida, ma i cambi di colore si notano se il sole è alto. Alcuni fondali affioranti sono segnalati con bottiglie di plastica infilate in bastoni. Si può ormeggiare ovunque il fondale tiene anche troppo. Vi sono dei pontili ma temo non vi sia sufficiente fondale per una barca a vela forse si può fare acqua in taniche. Qualche negozietto per rifornimenti. Il dinhy si lascia in uno dei pontili.

PORT-LOUIS – GUADALUPE
Questo paesino non presenta particolari attrattive, vi sono negozietti per rifornimenti e internet point. Si da fondo su 3 – 5 metri d'acqua su fondale di sabbia buon tenitore davanti alla spiaggia a Nord del paese. Il dinghy si ormeggia sulla spiaggia.




PETITE TERRE
Queste 2 isole calcaree circondate da coralli sono al vento, pericoloso l'atterraggio se l'onda da NE frange sulla passe.
Questo parco naturale è regolamentato, in maniera molto gentile vengono ad informaci sulle norme. Terre de Haut è riserva integrale. Non si può dare fondo all'ancora ma ci si ormeggia ai gavitelli predisposti. Il dinghy si può utilizzare solo per raggiungere la spiaggia di Terre de Bas.
Affascinante dormire protetti dal reef mentre le onde si frangono.
Vale la pena la navigazione di bolina per raggiungere questo paradiso.

GRAND BOURG - MARIA GALANTE
Ci siamo arrivati al tardo pomeriggio, si può ormeggiare fuori dal porto a lato del canale d'accesso oppure dentro al porto a Sud dei moli dei traghetti, i quali si girano all'interno del porto per la manovra d'uscita ed è quindi scondigliato di dare fondo all'ancora a sud dei pontili. Fondale di sabbia e alghe buon tenitore. Il porto è piccolo ed in 5 barche lo avevamo già riempito, una 6 barca arrivata a notte ormai fatta, è stata fatta spostare la mattina ed ha trovato posto nella zona ad ovest dei pontili, dove il fondale dovrebbe essere di 1,8metri. Qui si può fare la clearance e trovare qualche market.

ANSE CANOT – MARIA GALANTE
Su fondale di sabbia di 4 metri per passare la notte. Bella spiaggia e qui non entra l'onda.Comodo per atterrare col dinghy e raggiungere a piedi Anse de Vieux Fort.


ANSE DE VIEUX FORT – MARIA GALANTE
Una baia un po' esposta entra onda e si rolla un po' ma la spiaggia vale assolutamente la pena di una sosta come pure una nuotata all'isolotto o una visita sul fiume con canoe o pedalò. Diamo fondo su 3,5 metri di sabbia e lasciamo il dinghy sulla spiaggia alla foce del fiume, attenzione alle onde che frangono.


SAINT-LOUIS – MARIA GALANTE
Ci si ormeggia davanti al paese fondale di sabbia e dai 3 ai 5 metri buon tenitore. Nel lato S del pontile vi è un approdo per i dinghy. Nel paese si trovano piccoli market e tutto ciò che serve per una visita all'interno. Wifi nei bar e ristoranti. Vi è una fontanella d'acqua nel vecchio mercato del pesce.


TETE ROUGE - DES SAINTES
Questo ormeggio è consigliato solo nel caso si volesse andare al paese di Burg de Terre de Haut, le boe sono a pagamento e spesso tutte occupate. Se si dispone di un buon fuoribordo e tender è consigliato andare al Pan de Sucre o all'Ilet a Cabrit. Su di un fondale di sabbia ed erba dare fondo in 7 – 9 metri d'acqua. L'onda che entra rende questo ormeggio un po' rollante.


PAN DE SUCRE,BOURG de TERRE HAUT – ILES DES SAINTES
Al riparo di questo promontorio un fondale di sabbia che decresce velocemente, i fondali da 3 a 12 metri sono buoni tenitori e raramente si rolla. Qui abbiamo fatto il bagno nuotando con un delfino. Vi sono alcune reti WIFI ma con segnale scarso.
Scenario molto pittoresco, da qui ci si può incamminare per un tour dell'isola o col tender raggiungere il vicino paese di Bourg de Terre de Haut, si può prendere una boa di fronte al paese (costo 9 € per una barca di circa 12 metri) dove
si possono trovare dei piccoli market abbastanza ben forniti, noleggi e negozietti per shopping pare che vi sia pure una boa dove potersi rifornire di acqua a nord del paese. Si può fare la clearance recandosi al Cyber caffè nel centro del paese vicino all'ufficio informazioni turistiche, ed è anche molto economico solo 1€. Vi è anche una bella spiaggia a sud con sabbia bianca e acqua cristallina. Al Pan de Sucre quando siamo passati nel 2016 erano state approntate delle boe a pagamento.





Dominica 
 














PORTSMOUTH 
L'ancoraggio non presenta alcuna difficoltà, a parte le onnipresenti nasse. la baia è molto ampia, nella parte a S dove poter far dogana, noi avevamo già fatto l'uscita a Rosseau, nella parte a N l'ormeggio più carino davanti alla lunga spiaggia bianca dove sono presenti molti bar sul bagnasciuga. Fondale di sabbia dove sono presenti anche alcune boe a pagamento. Si da fondo sul fondale prescelto a piacere. Qui si è sviluppato un servizio di Boat-Boy che sfrecciano tutto il giorno per soddisfare tutte le necessità di una barca e per offrire una visita in barca sull'Indian River. Wifi nei ristobar. Hanno approntato pure una boa con annesso servizio di rifornimento acqua. All'interno si trova un pò di tutto.  Qausi tutti vendono prodotti abbiamo trovato dei privati che vendono ortaggi e verdure coltivati in proprio.

ROSSEAU
Siamo arrivati di domenica, la città è molto grande ma vi erano poche persone. Sembra ben fornita.

Sfiliamo tutta la costa alla ricerca di dove poter dar fondo all'ancora, ma i fondali decrescono velocemente oltre i 20 metri e la presenza di molte boe a pagamento non ci ha permesso di ancorare. Prendiamo quindi un gavitello per 10 US. dollar e ci avviamo a fare la clearance, che nei WE pare costi il triplo... 
Non ci è piaciuto molto, musica ad alto volume e un pò di rollio, così l'indomani salpiamo.  
Di passaggio a scendere nel 2016 ci fermiamo qualche giorno a causa meteo ma stavolta prendiamo una boa dell'albergo con annesso pontile un pò a Sud. Economico con wifi e bar, gentili ma attenzione alle boe adiacenti di proprietà di un privato che arriva al volo appena ci si avvicina, non mi davano molto affidamento. La camminata verso Rosseau è piacevole e si possono fare provviste nei piccoli negozietti. 




 
Martinica
Siamo atterrati in Martinica e precisamente a Saint-Anne. Cominciamo il nostro giro da sud verso Nord, ma siccome lo descrivo in senso cronologico la troverete alla fine di questa parte.
Abbiamo visitato la parte di sottovento dell'isola, la parte Ovest.
A grandi linee la nostra navigazione ha spesso incontrato venti incostanti che spiravano forti in alcune baie per poi aprirsi a ventaglio. alle estremità il vento girava e spesso ci siamo trovati in condizione di dovere regolare la velatura, anche con cambi riducendo, aumentando o accendendo il motore.






ST. PIERRE
Bellissima cittadina, bella spiaggia, non molto fornita ma il mercato alla fine del pontile, dove ci si può rifornire d'acqua potabile ad un rubinetto, è ben fornito di frutta verdura e pesce. Ottimi collegamenti con l'interno. Si può fare la clearance presso l'ufficio turistico.
Wifi ovunque.
L'atteraggio non presenta difficoltà, il fondale buon tenitore ci si ormeggia a N o a S del molo. La parte più riparata è nell'estremo S sotto alla statua della Madonna posta in cima ad una collinetta.



LE CARBET
Questa lunga spiaggia è molto esposta e non presenta nessun vantaggio per il navigante, ma ogni tanto bisogna fare delle prove. CI siamo ormeggiati nella parte S in uno spazio non occupato dalle barche alla boa dei pescatori. Il fondale decresce rapidamente e noi abbiamo dato fondo sui 7 metri. Sabbia che pare essere buona tenitrice. Si rolla per l'onda residua. A terra un paesino per turisti con pochi negozi ma molti risoranti e bar sulla spiaggia, dove si può trovare Wifi.




FORT DE FRANCE
E' la capitale, si trova di tutto sia per far cambusa sia per andare a fare escursioni all'interno.
Noi abbiamo ormeggiato nella parte vecchia della città. Un pò strettini ma il fondale è ottimo dagli 8 ai 2 metri e vi è un bel punto di sbarco per i tender.
Un pò caotica ma tutti cordiali, molti negozi e supermarket.Si trova di tutto, i marina sono un pò lontani dalla città. Wifi ovunque.
ANSE D'ARLET
Bella baia piena di gavitelli per l'ormeggio a nord e sud, con una zona libera nel mezzo dove anche noi abbiamo dato fondo all'ancora e di cui non sono riuscito a capire da chi e come è regolamentata. Qui spesso si può vedere una tartaruga nuotare tra le barche. A terra negozietti ristoranti bar e qualche piccolo market.








ANSE NOIR
Prima di arrivare a Fort de France ci siamo fermati in questa per noi stretta ma splendida baia.
Qui potete ammirare splendidi fondali ricchi di pesci e di tartarughe. La rada è stretta ma si sta divinamente, ogni tanto le raffiche scendono dalla valle o entrano dal mare ma durano poco e mai violente. Fondale di sabbia di 5 -7 metri buon tenitore.
Un gioiellino di sabbia scura, a terra un pontile e un residence. Una strada collega con Anse Dufour con sabbia bianca.




LE MARIN
Porto d'accesso, le pratiche si svolgono presso la direzione del marina negli edifici nuovi a NE. Qui si pagano 5€ mentre a Guadalupe Des Saintes abbiamo pagato 1€, penso che sia un prezzo libero per il servizio, visto che si fa tutto da soli tramite un pc. Per accedervi seguire il canale segnalato fino quasi ai pontili, di fronte alla città vecchia, le boe gialle delimitano una zona riservata per le attività di una scuola di vela, ma anche gli istruttori hanno rinunciato a spiegare ai vari naviganti che devono lasciare libero quello spazio, visto che per uno che ne spostano 2 arrivano. Molti posti per dare fondo all'ancora ma molte barche presenti.
Si possono scegliere vari posti, ma attenzione ai banchi ed ai bassi fondali.
Il marina ha a disposizione anche boe a prezzi più economici. Si trova carburante e acqua al pontile del marina; a terra si trova tutto ciò di cui si ha bisogno, un pò caro ma c'è tutto compreso un negozio di articoli nautici usati. A NW del marina si trovano dei supermercati più economici. Wifi in tutti i locali.
I fondali fangosi e ottimi tenitori, ottimo per far rifornimenti, ma per un bagno molto meglio Saint-Anne.



SAINT-ANNE
All'imboccatura del canale per accedere al Cul de Sac de La Marin si trova questo paesino, una lunga spiaggia di sabbia a Nord con un paesaggio assolutamente caraibico.
L'ingresso a non presenta difficoltà da Sud a parte le innumerevoli bottiglie di plastica a segnalare le nasse dei pescatori locali, una vera dannazione soprattutto di notte, mentre arrivando da Le Marin fare attenzione al basso fondale che si estende fino alla boa di accesso del canale. Fondale trai 7 ed i 3 metri di sabbia discreta tenitrice ma con ampi spazi, si ha solo l'imbarazzo della scelta nonostante le molte imbarcazioni alla fonda qui. Qui si trovano mercatini pesce everdura oltre a negozi e piccoli market. Ormeggiando a sud del molo si può trovare anche una rete Wifi aperta. Oramai molti locali hanno Wifi per i clienti, non è un problema
trovare un collegamento. Noi abbiamo ormeggiato prima di fronte al paese ma un pò lontani e la seconda volta di fronte alla lunga spiaggia; dal 2016 sono presenti boe di delimitazione della spiaggia. Vi è la possibilità di fare la clearance in un piccolo negozietto.
A sud potrete trovare delle belle spioagge bianche e spesso solitarie anche a causa talvolta dell'onda che entra ruotando e provocando un fastidioso rollio. Attenzione alle profondità.




3° PARTE:
Capo Verde













MINDELO - SAO VICENTE
Questa ampia baia ben riparata è situata nel canale che divide le due isole di SAO ANTAO e SAO NICOLAU, presenta l'unico problema delle correnti molto forti che si formano nel canale. Siamo arrivati contro corrente col vento in poppa e raggiungevamo a malapena i 2 nodi, ma siamo partiti aspettando la corrente a favore uscendone a 7-8 nodi.
La baia è ampia e con un fondo buon tenitore si può dare ancora ovunque visto anche il numero elevato di navi qui abbandonate. La parte maggiormente riparata anche dalle raffiche è a nord est ma vi sono situate boe e barche da molto tempo ancorate, per cui è difficile trovare un posto. Qui sorge l'unico marina dell'arcipelago, ma vi è un altro pontile nella parte nord ma non siamo riusciti ad avere notizie per l'attracco. In questo pontile si può fare acqua in taniche presso lo scuba center.
Carburante al pontile del marina Mindelo.
Supermarket, vari negozi di alimentari e mercato della frutto e del pesce oltre ad altri mercati a cielo aperto. Si possono acquistare caschi di banane direttamente dai furgoncini che li trasportano.
I dinghy vengono ormeggiati preferibilmente presso il ristorante galleggiante del marina, o presso il pontile a nord.
Attenzione ai furti in barca di notte, scarpe sigarette macchine fotografiche e macchina da cucire, ma non computer, lasciate sul ponte o in posti lasciati aperti; una notte hanno fatto il giro con la luna piena.
Si trova un po' di tutto, è una bella cittadina anche se nel complesso l'isola non offre molto. Una visita all'isola di SAO ANTAO merita, a detta di tutti, noi non siamo andati.
In tutte le isole presso i palazzi delle poste o governativi vi è una rete WIFI aperta (KONEKTA).



ILHA DE SANTA LUZIA
Questa isola presenta a Ovest una lunga spiaggia di sabbia. Abbiamo passato qui notti in completa pace.
Non siamo neppure scesi a terra ma ci siamo goduti questo ormeggio ridossato a parte alcune raffiche dalle vallate prospicienti. A terra non vi è nulla.
Fondale buon tenitore a sud est dell'isolotto Zinho, si può abbondare col calumo tanto vi è tutto lo spazio che si vuole.

TARRAFAL - SAO NICOLAU
Davanti ad una spiaggia nera su di un fondale ottimo tenitore un ormeggio esposto ad ovest e soggetto
alle forti raffiche che scendono dalle vallate prospicienti.
Acqua presso i pescatori nella zona sud del porto.
Nel paesino al pomeriggio non è presente nessuno alla polizia marittima ma lo vanno a chiamare.
Minimarket e negozi alimentari quanti se ne vuole, come pure il gas.
Tranquillo e sicuro. I Dinghy vengono lasciati in spiaggia.
Il turismo qui non è ancora arrivato in massa.

SAL REY - BOAVISTA
L'entrata a Sud dell'isolotto di Sal Rey ed il bassofondo English reef è largo e praticabile ed evita un lungo giro e una risalita controvento. Si da fondo su di un fondale di sabbia non ovunque buon tenitore. Si consiglia di andare su di un fondale di 3 – 4 metri e di provare bene la tenuta oltre ad un generoso calumo (noi 45 metri con un fondo di 4,5 metri), prima avevamo arato su di un fondale di 5,5 metri.
Attenzione all'onda lunga che ruotando intorno all'isola entra in poppa e fa avanzare le barche di un bel po'... tipo una surfatina, ma col vento in prua. Non a caso si può fare surf da onda nella spiaggia prospiciente.
Non abbiamo provato il porto ma abbiamo notato una cerca corrente.
I dinghy vengono lasciati sulla spiaggia ed il paesino è più grande e più turistico di Palmeira, una piccola cittadina. Bella e con alcuni angoli molto pittoreschi. La lunga spiaggia di sabbia e dune è molto invitante anche se l'Aliseo di fine dicembre disturba un po'.
Qui non abbiamo fatto ingresso e quindi non pagato i 7€.

SANTA MARIA - SAL
Siamo nella zona turistica di Sal. Ci siamo ormeggiati qui una notte, ed abbiamo rollato per tutta la
notte. Abbiamo provato alle due estremità della baia ma nulla da fare, l'onda oceanica entra e ce la si ritrova ruotata rispetto al vento. La rada non offre nulla, a parte windsurf moto d'acqua alberghi ristoranti e solo turismo. Meglio la rada a ovest dell'isola, Murdeira.
Fondale buon tenitore su sabbia.
Sconsigliata.

PALMEIRA - SAL
L'atterraggio a Palmeira nell'isola di Sal lo effettuiamo di giorno, anche se è molto semplice. L'unica cosa se si effettua in notturna è di non addentrarsi troppo visto che vi sono alcuni relitti e boe con cime galleggianti. E' una rada protetta da un molo per l'attracco delle navi, un porto insomma, dove arrivano la maggior parte delle merci per l'isola. Battuta dal vento, la barca si riempirà di polvere ovunque dalla testa dell'albero alla sentina, ma l'ormeggio è tranquillo e nel paesino di trova tuttto il necessario: acqua alla fontana comunale aperta la mattina, il gas un pò ovunque nei negozi, alle cibarie nei minimarket o nel vicino paese di Espargos. Abbiamo anche trovato un magazzino (a Santa Maria) che rifornisce i locali e alberghi della parte sud dell'isola di prodotti italiani. Fondo di sabbia buon tenitore.
Per le pratiche ci si rivolge alla polizia, compilazione di moduli e pagamento di una tassa di 7€ da pagare in ogni isola dove si sosta (ma non abbiamo notato molti controlli e a Boavista non l'abbiamo fatto e non è successo nulla). Per l'ingresso ed i passaporti però ci mandano all'aereoporto, bisogna prendere un taxi (più economici i taxi collettivi usati dai locali, anche se per i turisti il prezzo è il doppio...) e va contrattato prima il prezzo, qui la cosa è diversa: meglio andare la mattina anche qualche giorno dopo non è importante e sperare... alcuni sono stati rimandati indietro e sono dovuti tornare anche 2 volte perchè "erano troppo occupati".
Non mi sono mai sentito in pericolo o che cercassero di rubare, anche se è normale che i bambini chiedano soldi per qualsiasi aiuto, meglio avere sempre delle caramelle o qualche frutto. 
Bar dove bere grog e se si chiede si possono trovare delle signore che vi lavano i panni, ne abbiamo trovato una molto economica che ha lavato bene con la lavatrice.
Attenzione quando si va a riva col dinghy alle cime galleggianti delle barche dei pescatori.

 
QUI INIZIA IL 2° STEP DEL NOSTRO VIAGGIO
                                                              Le Isole Canarie
Percorso di 430 miglia circa tra rade e porti.

E'  stato un tocco e fuggo da alcune di queste isole. Penso che se si vuole realmente entrare nella dimensione di un posto bisogna fermarsi a lungo. Comunque ecco alcune "sensazioni"





LA RESTINGA - HIERRO
Piccolo porto dotato di 2 pontili per lo più per barche di pescatori anche se i fondali permettono di muoversi tranquillamente all'interno. Si può ormeggiare al molo, sui pontili con fingers, oppure al frangiflutti ad Ovest con cime a terra e corpo morto o ancora, questo è il posto + protetto soprattutto con onda che entra da SudOvest che rende gli altri ormeggi turbolenti o addirittura pericolosi. La risacca entra anche con venti da Sud. Attenzione con queste condizioni ad entrare.
Acqua e elettricità ai pontili con fingers, 1 solo servizio igienico e pure lontano senza doccia. WiFi gratuita. Prezzi nella fascia medio bassa. SE SI DEVE ALARE LA BARCA PER FARE CARENA QUI è IL POSTO PIU' ECONOMICO DI TUTTE LE CANARIE. I lavori si fanno da soli, alare la barca costa 5€ al metro lineare ed i prezzi a terra sono progressivi, ma sono contrattabili; i primi 10 giorni costano in totale per una barca di 10,86 metri 7,86€ ripeto in totale!!!
Un posto di una pace e quiete senza paragoni.
Parco naturale nei dintorni ha più centri di diving che supermercati.

SANTA CRUZ DE LA PALMA - LA PALMA
Marina nuovo ed accogliente con servizi igienici di pregio e docce bollenti. Acqua elettricità sui pontili con fingers e WiFi gratuita. Ci si ormeggia al pontile sotto la direzione di fianco al distributore e una volta espletate le pratiche si raggiunge il posto. Un pò caro per la media. Si balla un pò e, come nel nostro caso, se piove molto un canale sversa proprio al distributore, portanto ogni tipo di cosa galleggiante e rendendo l'acqua marrone scuro, sconsigliato accendere i motori; dragano in prossimità dello scarico. L'isola merita, renta a car economico appena fuori il marina, e anche la città vecchia.

PLAYA DE SANTIAGO - GOMERA
Finalmente riusciamo ad ancorare a Santiago. sempre in 8 - 10 metri buon tenitore di fronte ai bar sulla spiaggia nella parte a Est.
Non si può neppure provare ad attraccare nel piccolo porticciolo perchè occupato dalle riprese di un film storico sulla vela. Il dinghy si lascia sul molo a ovest. Paesino vivace. Ben collegato al resto dell'isola con i bus vista la vicinanza con l'aereoporto. Da non perdere i baretti sulla spiaggia al tramonto guardando la vs. barca dondolare pigramente.


PLAYA SUAREZ - GOMERA
Ci spostiamo qui per evitare l'onda che si è spostata a Ovest, veramente speravamo in Santiago, ma là entra e qui no.
Ancoriamo in 10 metri d'acqua e provato a motore tiene molto bene, poi il vento cala completamente e non entra onda... Dintorni piacevoli e colori del tramonto fantastici.









PUERTO DE LAS VUELTAS - GOMERA
Ampia rada molto esposta protetta da un molo frangiflutti, molto aperta al 3° quadrante con 2 valli che nel caso di vento da terra alternano venti catabatici di notevole intensità. Nonostante queste premesse il fondale è ottimo tenitore (controllare la tenuta,alcune piccole zone sono roccia).
Attenzione agli scogli all'estrema punta a Sud e alcuni sottocosta all'interno.
Ancoraggi consigliati a est della punta sud del frangiflutti o di fronte alle case nella spiaggia.
I tender si lasciano tranquillamente alla banchina a ovest davanti alla confraternita dei pescatori con cima lunga.
Il posto è incantevole, da qui un'escursione all'interno è consigliata.
Ci si può attraccare all'inglese alla banchina interna, costa poco ma non vi sono servizi, neppure i bagni.
Attenzione qui i cellulari non prendono ma troverete WiFi in tutti i locali. Ci sono molte cabine per telefonare.
Da vedere sulla scalinata del porto vecchio la Razza che viene a mangiare dalle mani dei locali.




BAHIA DE ERESES - GOMERA
Ci fermiamo qui perchè nelle altre rade entra risacca o onde. La scelta si rivela azzeccata. Ormeggio in 11 metri d'acqua calo 50 metri di catena e vado a dormire. Come le precedenti senza rollio e paesaggio stupendo.
Siamo nei pressi della pista d'atterraggio dell'isola, ma pochi voli e non si sentono neppure. 



LOS CRISTIANOS - TENERIFE
Come suggerisce il nostro portolano ormeggiamo dentro al porto, ma... leggete il blog. poco spazio a causa delle boe che delimitano la spiaggia, la mattina bisogna spostarsi per l'arrivo dei traghetti. Fondale 11 metri. Notte senza vento e senza rollare.





PASITO BLANCO - GRAN CANARIA
Siamo nella zona turistica di Gran Canaria, palazzoni che non sono altro che mega strutture alberghiere, ci ancoriamo in 9 metri di sabbia fuori dal porto di Pasito Blanco, ottimo tramonto Eolo se ne va a dormire e notte fantastica senza neppure rollare.





TALIARTE - GRAN CANARIA
Si parte e come tutte le partenze si fanno i preparativi, noi abbiamo scelto Taliarte per fare carena e
alcuni miglioramenti al circuito dell'acqua di mare e una presa a mare.
Porticciolo di pescatori molto ben gestito anche se con servizi al limite scelto per essere il più economico.
N.B. Scoperto poi che non c'è confronto con La Restinga a Hierro, ma è meglio non dimenticarsi nulla. 
Le persone qui sono molto professionali: Lolly la segretaria, Gerardo il gruista ma anche nostromo e responsabile di tutto lo spazio a terra, Roberto il pescatore che aiuta tutti e si arrangia con tutto. Il ristorante ottimo. 
Posti per ormeggiare sono molto scomodi: su di un pontile galleggiante senza servizi e popolato da gabbiani con molta risacca che strappa le cime d'ormeggio, o alla banchina dei pescatori ma bisogna assolutamente trovare una cima che collega ai corpi morti per tenersi ben discoti dalla stessa altrimenti con la risacca un danno e assicurato.
La cosa da fare è prenotare prima e presentarsi al porto all'ora indicata, ci si ormeggia provvisoriamente al pontile si compilano le carte in ufficio e poi si entra nell'invaso secondo le indicazione di Gerardo. A seconda della marea o risacca con abilità tonneggiano le barche nell'invaso, basta preparare cime molto lunghe, FANTASTICI dei maghi del tonneggio, potrei affermare che non servono neppure i parabordi.
Bagni 1 per tutti. La doccia è calda ma dovete attendere se una persona l'ha appena finita.
Non vi è energia ne acqua all'ormeggio, ma solo nei pontili già tutti occupati dai locali. WiFi libera.
Ristorante ottimo.
Per qualsiasi cosa basta chiedere.
Collegamento con autobus per Las Palmas.
A 6 km dall'aereoporto di Las Palmas, è un continuo decollo d'aerei, per fortuna la notte smettono.
Molto ventoso e polvere.

NOTE: ho imparato cosa vuol dire pesce d'allevamento, muletti che spostano pallet carichi di cibo che vengono 3 volte al giorno caricati su barconi per portarli agli allevamenti. Meglio il pescatore che rientra con il pescato.

SANTA CRUZ - TENERIFE
E' stato un piccolo assaggio di navigazione all'inizio del 2013 per me e Silvia. In generale la navigazoine tra le isole non è difficile se si attende il vento giusto e se si conoscono le zone di accellerazione dei venti tra le isole, riportati peraltro su tutti i portolani e sulle carte Imray.
Santa Cruz è la capitale e le persone ed il modo di vivere ci è sembrato molto + simile ad una capitale
europea. Sarà perchè la città non ha spiagge?
 Qui abbiamo visto proteste con gente che bivaccava davanti alle banche, cosa mai vista a Gran Canaria.
L'isola presenta al suo interno microclimi assolutamente differenti tra loro, un'escursione con un'auto a noleggio ne vale certamente la pena. Che fatica però guidare un'auto dopo tanto tempo. 
Il marina è in linea coi prezzi delle altre marina nell'isola e per la nostra barca paghiamo circa il doppia
che a Las Palmas. La città è attualmente staccata dal marina perchè stanno facendo dei lavori per riammodernare la viabilità sul fronte mare e bisogna fare un giro un pò + lungo per raggiungerla. Vi è un'altro marina più a nord ovest economico e + tranquillo ma per raggiungere la città ci vogliono o i mezzi pubblici o la bicicletta.
Bagni puliti e belli, servizi acqua e luce sui pontili WiFi compresa. Ormeggio su fingers.
Ingresso avvicinamento ed atterraggio non rappresentano un problema neppure la notte, un addetto dalla testa di un pontile vi indicherà il posto, nessuna risposta al VHF (canale 9).


                                                    FINO ALLE CANARIE
La mappa del nostro prcorso fino ad ora ... circa 2500 Miglia nautiche percorse con Chery


Cercherò di metterle in ordine... dall'ultima alla prima.



LAS PALMAS - GRAN CANARIA - CANARIE
Innanzitutto quando arrivammo per non disturbare abbiamo dato fondo davanti alla spiaggia a N del marina, si pagano circa 2 €  al giorno, mentre potevo attraccare ai pontili di attesa di fronte all'ufficio (entrando a sinistra). Questo è un porto pubblico, con tariffe basse (circa 10€ al giorno ma con forti sconti per periodi + lunghi) anche se vi è una tassa x le barche soprai 12mt di circa 32€. Il personale è sottodimensionato (sempre coda all'ufficio e pochi ormeggiatori) e fuori orario di lavoro o festivi spesso uffici chiusi e 1 solo ormeggiatore; sempre presente invece la polizia portuale.
COME: si attracca all'inglese al pontile d'attesa, di fronte all'ufficio, si va in ufficio dove, dopo aver pagato. viene assegnato il posto. Ormeggio ai pontili galleggianti con trappe, ATTENZIONE a regolare la lunghezza dell'ormeggio a causa della marea.
Servizi buoni, negozi e tutto ciò che serve per riparazioni, soprattutto materiali nella zona Industriale. Città turistica, rumorosa e grande ma con ampi spazi per le persone, aree atrezzate, piste ciclabili, spiaggie.
NOTA BENE: Si trova di tutto.
Un punto fisso per i naviganti e un buon modo per conoscere velocemente tuttti i posti utili è recarsi al Sailor's bar gestito da Beppino. Chiedere di Renè per un'auto a poco prezzo da noleggiare. Tra coloro che vivono in barca in questo marina si trova di tutto dai meccanici ad elettronici e saldatori, tra tutti Mark ed Lizbeth che nella loro barca hanno il negozio più fornito e specializzato in LED (LED SHOP).

FUNCHAL - MADEIRA

Stanno facendo dei lavori per creare un nuovo marina;
gli spazi per l'ancoraggio sono ridotti a causa dei catamarani per il trasporto dei turisti e dal grande numero di navi da crociera che ormeggiano. Il marina è stretto ma riparato l'ingresso di notte è facile ma poi muoversi all'interno se non si ha idea di dove andare non è semplice, affollato. Pontili galleggianti e fingers, ormeggi anche di poppa in alcune zona con corpi morti, normalmente i transiti si ormeggiano ai pontili galleggianti appena entrati sulla banchina esterna o direttamnete alla banchina.... Acqua e luce in banchina e bagni un pò lontani. no WiFi. ma bar provvisti nelle vicinanze. Bellissimi i dintorni del porto. Ottimi gli addetti.



PORTO SANTO - MADEIRA

Arriviamo stanchi e di notte, ed io mi faccio sempre troppi problemi.
Siamo in Portogallo, ed è un porto avezzo ad arrivi da ogni luogo ed ad ogni ora ma per quello che abbiamo visto di scarso traffico ad Ottobre Novembre, insomma un posto ai pontili si trova di sicuro in questio mesi. Ingresso facile a qualsiasi ora, ampi spazi per la manovra. Diamo ancora in una zona dove ci sono alcune barche e alcuni gavitelli. ATTENZIONE sul fondale sono lasciati dei corpi morti senza gavitelli, uno di questi rovesciato ci ha bloccato per circa un mese... leggete il blog.
Bagni discreti, acqua e energia in banchina, pontili con fingers, entra un pò di risacca, si balla un pò. La WiFi è gratuita ma solo nei pressi degli uffici, dove sono state preparate sotto ad una tettoia tavoli da sagra con panche e prese per elettricità.
NOTE: vi è sempre un ufficiale della dogana che annota i dati della barca. Bisogna passare da loro appena sono aperti, non hanno alcun scambio d'informazioni col marina... ovvero se arrivate sabato e partite la notte tra domenica e lunedì il marina non si informa su chi è passato...
Dare ancora o ai gavitelli si paga nella zona riservata al marina, fuori da questa è vietato. 
Dal venerdì sera al lunedì mattina gli uffici sono chiusi e più di una barca se ne è andata senza pagare.
Se si è all'ancora alcuni la notte ormeggiavano ai pontili e poi uscivano.
Si può Ancorare fuori dal porto.


GIBILTERRA - LA LINEA -  CIRCOLO LINEENSE

Evitiamo di fermarci nei marina di Gibilterra, ovviamente per questioni economiche e ci rifugiamo nel nuovo marina spagnolo, ALCAIDESA,appena a nord del confine protetto da un'enorme frangiflutti, dove ci si può ancorare, ed entriamo nel marina. Ricordatevi sempre che in Spagna la prassi è: si arriva al pontile di attesa del marina, a qualsiasi ora anche senza chiamare per radio (sempre comunque consigliabile, ma non impazzite se non rispondono), poi si va in ufficio dove ti assegnano il posto.
Spesso gli ormeggiatori non sono molto professionali, spesso eseguono manovre errate.
Marina moderno e figo.Ci si ormeggia du pontili con fingers. I servizi sono a pagamento, acqua energia e WiFi. La connessione WIFI con problemi ai pontili, ma se si va in ufficio col proprio pc è gratuita (la sera fuori dall'ufficio vi erano sempre 5-6 persone col proprio pc. I bagni sono lontani da alcuni pontili. Tutto sommato caro ma siamo a Gibilterra...
All'ancora si sta bene, la scomodità sta nel fatto che piove sempre,il fondale è ottimo tenitore e spazio ve ne è in abbondanza. Il tender si lascia al Circolo Lineense che per 5€ al giorno garantisce sorveglianza docce calde e WiFi gratuito. Inoltre il circolo è caldo accogliente e il baretto ristorante offre ottime tapas e piatti. Ci informiamo ed hanno anche posti in banchina per barche al massimo di 12 metri in testa ai pontili all'inglese, ne approfittiamo per usufruire della corrente elettrica per asciugare Chery da tutta questa umidità. Sicuramente più conveniente dell'Alcaidesa.
Le alternative sono Ceuta o Algeciras... ma non le abbiamo visitate.


CALETA DE VELEZ

Abbiamo bisogno di un marina. Scegliamo di fermarci al porto di Caleta de Velez. Il porto di pescatori
presenta al finale un piccolo marina. Funziona più o meno come sul Tirreno, si chiama si entra e un'addetto aspetta al pontile al posto assegnato. Servizi a terra quasi ottimi (se non fosse per la doccia che Silvia a trovata rotta e con solo acqua fredda, lavatrice a gettone e tanti negozi nelle vicinanze) puliti, con servizio di sorveglianza 24 ore su 24 (mi veniva da scrivere "accca24" alla Crozza quando imita Maroni). L'acqua del marina con qualche detrito di troppo arrivato dalla zona dei pescatori.
Normalmente i transiti vengono fatti ormeggiare alla banchina Est. 
Uno dei + economici, come tappa è proprio consigliato.


VELLILLA TORREMAR

Partiamo, o meglio salpo l'ancora e cerco di muovermi spinto da una leggerissima bava di vento da terra.
Quando sono davanti al canale del porto con 2 rimorchiatori che escono, comincio a scrutare l'orizzonte. Vedo una nave da carico, sufficientemente grande per costringermi a dar fondo a tutte le mie conoscenze veliche sulla regolazione delle vele e riuscire a scansarmi (la velocità non arrivava a 2 nodi) dal convoglio in arrivo; sospiro di sollievo? Neppure a pensarci, devo accendere il motore per togliermi d'impaccio nei confronti di un peschereccio.
Niente vento, o contrario e previsioni in peggioramento ci consigliano di fermarci nella rada di Vellilla Torremar. Ci rimarremmo anche troppo, quando proviamo ad uscire per raggiungere la baia a Est della Punta de la Conception (detta anche punta de la Mona) ci troviamo a bolinare molto bene, ma il guadagno anche forse a causa di una corrente contraria non ci fa ben sperare, una volta giunti, la rada e gli ancoraggi nella Ensenada de los Berengueles non soddisfano i miei standard per una sosta di notte in rada senza voler fare i turni e con previsioni di peggioramento. Perciò decido di tornare a Vellilla Torremar. Ci rimarremmo alcuni giorni rollando sull'onda che entra girando intorno al capo, almeno senza troppo vento e tranquilli (anche un controllo da parte della guardia Civil descritto nel blog).

Ricapitolando: molto riparato da venti da ovest, fondale sabbia, ottimo tenitore, che degrada dolcemente di fronte a complesso turistico sorto a Est della torre. Entra un pò di mare di fondo. Si può lasciare il tender sulla spiaggia ed andare a fare spesa.

CALAHONDA e MOTRIL

Partenza da solo salpando l'ancora a mano, con un leggero vento al traverso. Ma verso le 12 dobbiamo
arrenderci ed accendere il motore, lo spegneremo solo dopo 15 ore... L'arrivo a Calahonda un disastro... Il portolano è sbagliato, la zona per l'ormeggio è zeppo di gavitelli, è notte. più fuori il fondale è alto e roccia, intorno solo sassi. Non mi fido, riparto verso Motril, 6 miglia più a ovest, per dare fondo all'esterno di questo porto commerciale; non so se si possa dar fondo all'interno del porto, ma fuori si sta bene.
L'unico punto positivo della giornata è che finalmente sono venuto a capo del pilota automatico.

NOTTE SOTTO IL FARO DI CAPO DE GATA - SPAGNA

Non proprio una rada protetta ma quanto basta per dormire sonni tranquill, a noi quella notte ha detto giusto, venti dal 1° e 4°quadrante. Il fascino di dormire sotto un faro, ti fa calare ancora anche se devi centrare le chiazze di sabbia tra rocce e alghe. Ormeggio notturno consigliato con meteo stabile.

CALA GENOVESAS - SPAGNA

Rada aperta ma vivamente consigliata. Sabbia che degrada dolcemente verso la riva buona tenuta. Merita fermarsi



CALA SAN PEDRO - SPAGNA
Le alte coste di questa rada ne fanno un buon ridosso anche se potrebbero incanalarsi venti di caduta. il fondo è un discreto tenitore con fondali profondi. A terra un paio di costruzioni. Arrivando di notte attenzione ai barchini dei pescatori al lavoro. Piacevole anche se alla mattina la corrente aveva portato un pò di tutto. 






RINCON DE SALITRONA - SPAGNA

Finalmente una rada protetta e molto bella,  con fondale buon tenitore e la calma rotta solo dalle piccole imbarcazioni da pesca di Cartagena. Consigliata. La mattina siamo salpati con un NW, attenzione ai salti di vento intorno al capo.







SAN PEDRO DEL PINATAR - SPAGNA
Marina ricavato da un vecchio porto per pecatori. All'interno ci sono 2 marina (ma non lo sapevo quindi ci siamo affidati al primo che ha risposto al VHF. Molto ben prottetto, il marina a nord sono buoni ed il prezzo è in linea con la media alta della zona. Difetti: le zanzare, anche se davano soddisfazione perchè si ti pungevano, ma riuscivi ad ammazzarle, data la vicinanza con le saline e il parco naturale protetto (ottimo per il bird-watching); la distanza dal centro abitato.
Noi ci siamo fermati per farci aiutare da Edoardo, che ci ha scorazzato in giro e fatto vivere bene.
COME: si chiama il marina, ti assegnano il posto, lasciano una carta da compilare e portare in ufficio. Pontile fisso con trappe.



TORREVIEJA - SPAGNA
Cominciano qui le città turistiche ma per fortuna qui vi è ancora la possibilità di poter dar fondo all'ancora all'interno del porto senza dover pagare. A terra col tender da ormeggiare nel canale a nord Est della spiaggia (attenzione ai fondali bassi, meglio a remi), vari negozi e parecchi bar e ristoranti.








ALICANTE - SPAGNA
Vi sono 3 marina, li chiamiamo tutti ed optiamo (per fortuna) al Real Club des Regates. Ottimo!! Prezzi bassi per la zona, servizi ottimi, gran Club. 
COME: si chiama il marina, ci si attracca al pontile d'attesa pontile all'inglese. Vengono ad accompagnarti in ufficio, dopo aver pagato, viene assegnato il posto, pontile fisso con trappe.







FORMENTERA - BALEARI
Con vento da ovest abbiamo dato fondo all'ancora a Est della punta nord dell'isola. Fondo di sabbia in 4 mt. Ottima tenuta e senza onde.










IBIZA - IBIZA - BALEARI
siamo arrivati dopo la burrasca, cercavamo una banchina, delle doccie e un pò di riposo. Abbiamo attraccato al vecchio marina pagato uno sproposito visti i prezzi medi della Spagna, ma qui siamo a Ibiza... pontili vecchi, risacca e servizi non all'altezza di quanto pagato.
COME: si chiama il marina, arrivano al pontile fisso e assegnano il posto, consegnano un foglio da compilare. Si va a pagare. PONTILE FISSO CON TRAPPE.







MAHON - MINORCA - BALEARI
la prima rada, il primo atterraggio dopo 350 miglia nautiche di navigazione. Poi il marina, il giro per l'isola, il locale dove si toca music, gli spanglish, lo spettacolo delle frecce rosse (pattuglia aerea acrobatica). La vita in barca da navigatori. i controlli il rabbocco del gasolio, i controlli alla barca, la cambusa e poi di nuovo rada per una nuova partenza.
Il marina con servizi a terra da migliorare e una posizione buona in un fiordo protettissimo è un buon punto d'esplorazione dell'isola. COME: si chiama il marina, arrivano con gommone ad assegnare il posto. Pontile fisso con trappe, consegnano un foglio da compilare. Si va a pagare. Aveva un senso di fuori stagione... La rada è stupenda solo un pò lontana dalla capitale, necessita di un buon tender (gommone auiliario detto anche dinghy) con un buon motore.


LIVORNO
Livorno ed il circolo Nazario Sauro ce li ricorderemo per sempre; i motivi sono tantissimi dalla prima vera navigazione costiera, all'arrivo e attraversamento del porto di Livorno con i mercantili in uscita e Barbara al timone, al minuscolo circolo Nazario Sauro che il portolano mi dava per impossibile per Chery... ma dovevamo andare là per avere le vele provarle con Alessandro e poi era gratis, parola d'oro per il nostro portafoglio; è proprio vero che il denaro fa fare delle brutte cose alle persone, ma per me quella volta fu molto utile: imparai a manovrare Chery in un fazzoletto, e vi assicuro che non ho mai avuto tanto timore in manovra come in quel porticciolo, compresa quella volta che uscimmo con  Giorgio Davina Stefano e Valentina (..che rima!!!) col vento al traverso ed una raffica mi girò la prua, senza elica di prua la girai di 270° (avevo circa 14 metri di spazio di manovra per 12,30 di Chery) con tutti gli armatori presenti pronti ad intervenire in difesa della propria amata barca!!!
Non fu bravura ma disperazione (non ebbi neppure il tempo per cambiarmi il pannolino....).
COME: solo per aventi posto. Molo fisso o pontili con trappe.

Solo dopo scopriremo che il giro notturno presso il circolo era lasciato in pace dalle autorità per poterli controllare tutti insieme li.... e c'era veramente di tutto ragazze molto eleganti (in tiro) e scambi. Purtroppo io dovetti lasciare Silvia da sola per una notte... proprio quando un gruppo di ragazzi pensando non ci fosse nessuno (in effetti erano solo barche di Livornesi a parte noi) si divertì a sparare dei colpi di "scacciacani"... Non dormì Silvia quella notte.
Le persone del circolo furono Gentilissime, il circolo ci ha messo a disposizione i servizi, tutti sono stati gentili e con belle parole. Di giorno venivano i livornesi a prendere il sole nelle pause lavorative o a pescare sulla massiciata. Anche i ragazzi a parte essere rumorosi e folcloristici, non hanno mai dato problemi, avevano quello spazio per essere giovani, ed a parte qualche bottiglia di birra in acqua, quegli spari e qualche scambio, non vi è stato altro; semmai gli strani eravamo noi, solo dopo qualche giorno quando fu chiaro chi fossimo non fecero più caso a noi.

Poi da qui partimmo fu l'inizio vero, con i programma tempi molto diversi da quelli che ci hanno portato fino a qui; programmi mete obiettivi tempi, ma in realtà erano solo "idee" di altri.
Allora ero ancora un "regatante", un lettore di sogni altrui, un INesperto "IN moto"; ora non so se sono un navigatore o cos'altro, di certo sto navigando molto dentro di me.




BOCCA DI MAGRA
Cantiere Foce del Magra: qui un'estate indimenticabile... quante cose imparate, quante persone conosciute, quante vite incrociate. Quante ore di lavoro, grazie a tutti: gli amici passati ad aiutare o solo a trovarci, tutti hanno portato un'energia positiva; le persone che hanno lavorato o ci hanno solo conosciuto tutti molto gentili e curiosi.
Certo siamo stati molto pittoreschi, con tutte le nostre vite, le nostre esperienze che ci siamo portati.
Un passaggio importante, sotto molti punti di vista.
Ansie e gioie, ore di lavoro e sprazzi di pause. Esperienze....
Ambiente molto familiare, persone gentili.
Attenzione a risalire il fiume, meglio informarsi prima sul canale da percorrere (segnalati solo gli attraversamenti ai marina sul lato sinistro del fiume, lato destro risalendolo) normalmente risalendo il fiume lato sinistro molto vicino alla riva, ma in un punto bisogna discostarsi un pò (una società di charter ha barche di pescaggio di oltre 2 metri... ma sanno dove passare).




FEZZANO
Marina del Fezzano: nel golfo di  La Spezia, qui mi sono sempre trovato molto bene, ottimi servizi, ottima professionalità del personale ai pontili, delle pulizie, degli uffici. 2 sole pecche: la forte risacca che mette a dura prova gli ormeggi, i prezzi non proprio contenuti. Ma in alcune zone d'Italia certi marina sono così. Nel paese ottimi bar e ristoranti (si trovano anche quelli economici spostandosi un pò) ma per la cambusa bisogna avere l'auto.

Cantiere Canaletti: non lo conoscevo, lavori d'urgenza mi hanno "costretto" qui. Il capo cantiere, Marco, mi ha fatto un'ottima impressione, se non ci fosse lui....
Costoso e open, nel senso che non esistono recinzioni in questo bacino artificiale con scivolo d'alaggio pubblico e ponte levatoio. Siamo nella periferia di La Spezia, vicino a molte ditte e officine, insomma si trova di tutto nei dintorni.



VILLASIMIUS - SARDEGNA
Villasimius e rada: le belle spiaggie nei dintorni di Villasimius sono ben note; il marina è lontano da Villasimius 3 KM. Affollato d'estate è quasi deserto nel resto dell'anno. Prezzi di fascia media distini i servizi. Cortesi e gentili in ufficio. Il cantiere si è dimostrato molto cortese e di aiuto. In rada si sta molto bene fondale buon tenitore su sabbia.






CAGLIARI - SARDEGNA
Marina del Sole: se volete un posto economico vicino al centro di Cagliari molto caratteristico (Silvia lo definisce fatiscente ed orribile) dove svernano stranieri di passaggio, tranquillo, senza pretese dove il proprietario dev'essere preso per ciò che è e pure i servizi a terra, bene avete trovato il posto. Attenti a dove mettete i piedi sui pontili e regolate bene gli ormeggi quando lasciate la barca; o contate sui vicini o ... 






3 commenti:

  1. Le mappe sono bellissime. Ci voleva. :) Per fortuna restate fermi per un po...c'e' tanto da vedere e scoprire! Quando andate alla Casa de Colón, pensate a me.
    Amy

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  2. Ho passato un po di tempo "con" voi oggi e anche cercando sulle mappe dove siete addesso. Buon Natale! Ti mando delle foto mie per appressare di piu' il vostro tempo. Vi sto aspettando ancora...quando il ghiaccio si scioglie.

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